Come sappiamo, il prossimo 4 marzo, gli italiani si recheremo alle urne per eleggere i parlamentari e i senatori che formeranno il prossimo governo che (almeno si spera) guiderà il nostro Paese attraverso un nuovo sistema elettorale denominato Rosatellum. Vediamo quali sono le principali novità relative alle sue modalità.
Elezioni 2018: ecco l'elenco di alcune nuove procedure sul voto
La nuova normativa, infatti, ridefinisce con modifiche sostanziali alcune procedure a cui molti italiani erano da tempo abituati. Per tale motivo cercheremo di illustrare (sinteticamente) attraverso una piccola guida alcuni processi totalmente nuovi rispetto al passato.
In particolare:
Vietato il cosiddetto “voto disgiunto” - Come sappiamo, con il “Rosatellum” non è previsto, sia per la Camera che per il Senato, il voto disgiunto, ovvero segnare con la ‘x’ il nome del candidato uninominale o/e il simbolo di una lista non collegata allo stesso candidato. Sbagliare, in questo caso, comporterà l’annullamento del voto.
In caso di errore sarà possibile rivotare, utilizzando una nuova scheda - In caso di errore sarà possibile annullare la scheda già votata e chiederne al Presidente di seggio la sua sostituzione con una nuova. Si potrà entrare nuovamente dentro la cabina di voto e ripetere l’operazione. La scheda già utilizzata dall’elettore dovrà essere riposta dal Presidente di seggio tra quelle ‘deteriorate’.
I documenti necessari per votare – Primo tra tutti un documento (con fotografia e rilasciato da una pubblica amministrazione) che sia in grado di identificare chiaramente l’elettore; lo stesso si ritiene valido ai fini elettorali anche se è scaduto. Il secondo documento indispensabile è la “tessera elettorale” rilasciata dall’ufficio elettorale del proprio comune di residenza.
Si vota soltanto domenica 4 marzo – Per la prima volta dopo 16 anni le elezioni si svolgeranno in un singolo giorno: domenica 4 marzo 2018. In passato, i giorni destinati alle Elezioni politiche sono stati sempre due, ovvero sabato e domenica. Gli orari utili per recarsi a votare saranno: dalle ore 7:00 alle ore 23:00.
Dopo il voto sarà vietato inserire personalmente la scheda dentro l’urna – Questa è la novità più importante.
Finora, in maniera del tutto autonoma eravamo abituati ad inserire, dopo aver votato in cabina, la scheda dentro l’urna. Questa volta non sarà così. Le nuove schede elettorali (2 per chi possiede più di 25 anni di età, una per la Camera dei Deputati e una per il Senato della Repubblica) possiedono una parte rimovibile: il famoso “talloncino antifrode”. La scheda votata, infatti, dovrà essere consegnata allo scrutatore, il quale avrà l’obbligo di accertare la rispondenza tra il numero riportato sulla scheda e quello sul registro elettorale in corrispondenza del nominativo dell’elettore. Il talloncino, a questo punto, potrà essere staccato (e conservato) dal Presidente di seggio. Successivamente lo stesso Presidente di seggio potrà riporre la scheda già votata, priva di talloncino antifrode, all’interno dell’urna.
Divieto di armi o cellulari – Per evitare il cosiddetto voto di scambio è assolutamente vietato portare con sé, all’interno della cabina elettorale, il proprio cellulare per evitare riprese video, fotografie o quant’altro. Lo stesso divieto vale anche per le armi o oggetti contundenti, anche per coloro in possesso di regolare porto d’armi.
Altri divieti - Ricordiamo, inoltre, ulteriori divieti che in parte vigevano anche precedentemente: nessun minore (uno o più) può entrare all’interno della cabina elettorale: è assolutamente vietato votare al di fuori del proprio Comune di residenza (escluso alcuni casi); diventa assolutamente obbligatorio comunicare il nuovo recapito in funzione della propria condizione di salute nel caso di ricovero ospedaliero; non sarà possibile accompagnare più di un disabile all’interno della cabina di voto.