Secondo gli ultimi sondaggi politici - effettuati dall’istituto di ricerca Swg per Il Messaggero e pubblicati il 15 marzo - ci sono solo due forze politiche (3 se si considera anche Potere al Popolo) che, a quasi due settimane dalle Elezioni politiche del 4 marzo, riescono ad incrementare i loro consensi. Si tratta di M5S e Lega, i due vincitori dell’ultima tornata elettorale.

Tutti gli altri partiti, da destra a sinistra, vedono invece ridursi le loro percentuali di consenso tra gli elettori. Pd, Forza Italia, Fratelli d’Italia, + Europa, sono tutti quanti in crisi, ma il caso limite è rappresentato da Liberi e Uguali, il partito anti Pd guidato da Pietro Grasso che, dopo la batosta elettorale, adesso rischia di essere raggiunto persino dai ‘compagni’ di Potere al Popolo, arrivati addirittura a raddoppiare i loro voti. Ma vediamo tutti i numeri nello specifico.

Sondaggi 15/3: Lega su di quasi il 5%, M5S del 2%

Sono risultati abbastanza sorprendenti, se pur non del tutto inattesi, quelli dei sondaggi Swg che danno il M5S e la Lega impegnati in quella che sembra un’inarrestabile ascesa nel panorama politico italiano.

I pentastellati guidati dal candidato premier, Luigi Di Maio, vengono accreditati di un entusiasmante 34,5%, 1,8 punti percentuali sopra il risultato, già storico, del 32,7%, ottenuto alle elezioni politiche del 4 marzo 2018. Ancora meglio dei grillini, però, riesce a fare la Lega, non più Nord, plasmata da Matteo Salvini. Secondo i sondaggi Swg, infatti, il Carroccio starebbe volando dal 17,4% al 22,3%, ben 4,9 punti percentuali in più in soli 11 giorni.

Destra: crollo di FI, FdI rischia l’estinzione

A fare da contraltare ai successi, se pur virtuali, di M5S e Lega nei Sondaggi politici, ci pensano tutte le altre forze politiche. Nel centrodestra, Forza Italia precipita dal 14% al 10,5%, lasciando sul terreno il 3,5% in pochi giorni.

Non va meglio per Fd’I di Giorgia Meloni che, con il 3,1% assegnato da Swg, rispetto al precedente 4,4%, il 4 marzo avrebbe rischiato addirittura di non superare la soglia di sbarramento e di scomparire. Anche i centristi di Noi con l’Italia calano dal già modesto 1,3% all’1%. I temuti ‘fascisti’ di Casapound, infine, calano dallo 0,9% allo 0,6%.

Sinistra: male il Pd, LeU quasi raggiunto da Potere al Popolo

Se il centrodestra, ad esclusione della Lega, piange, la sinistra di certo non ride. Prosegue l’emorragia di voti dal Pd, dal 18,7% al 18%, nonostante l’abbandono della segreteria da parte di Matteo Renzi. Scende anche + Europa di Emma Bonino, dal 2,5% all’1,7%, mentre Insieme e Civica Popolare restano inconsistenti intorno allo 0,5%.

Ma la vera sorpresa dei sondaggi Swg post elezioni politiche, se si esclude il boom di M5S e Lega, è la veloce evaporazione di LeU, data ormai al 2,8% (aveva il 3,4% dopo le elezioni politiche), tallonata a breve distanza dalla sinistra radicale rappresentata da Potere al Popolo che dall’1,1% passerebbe al 2%.