Trattative governo: segui in diretta la giornata
20:31 - Nelle ultime ore, secondo quanto riportato dall'Huffington Post, starebbe maturando una clamorosa svolta in casa del Partito Democratico, con Matteo Renzi che avrebbe deciso di sedersi al tavolo delle trattative con il Movimento 5 Stelle. In serata infatti è arrivata la notizia del ritorno in televisione dell'ex premier, il quale domenica sera sarà ospite di Fabio Fazio a 'Che tempo che fa'.
Renzi infatti avrebbe deciso di sedersi al tavolo con i grillini, ma in una posizione di forza, senza farsi dettare l'agenda da Di Maio. Secondo parte dei renziani infatti, un successo nella trattativa con il M5S potrebbe riabilitare lo stesso Renzi che domenica sera in televisione detterà la linea del Partito Democratico, in attesa di una direzione che a questo punto potrebbe aprire ad una trattativa con DI Maio e i 5 Stelle.
19:35 - Sul fronte del Movimento 5 Stelle, si attende che il PD concluda la discussione interna, ma nel frattempo si valutano le mosse future. Nel caso in cui i dem dovessero dire di no ad un accordo, con ogni probabilità Luigi DI Maio potrebbe decidere di giocarsi la carta del "voto", rispedendo al mittente ogni ipotesi relativa ad governi tecnici o istituzionali.
18:37 - In queste ore l'accordo tra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico sembra essere sempre più lontano e dunque ci si domanda quali potrebbero essere i prossimi passi del Presidente della Repubblica per uscire dallo stallo. In un primo momento si era parlato della possibilità che il Capo dello Stato giocasse la carta del governo del Presidente, ma negli ultimi giorni questa ipotesi sembra naufragata: sia il M5S che la Lega hanno sottolineato la loro contrarierà ad una soluzione del genere e dunque un governo istituzionale non avrebbe i numeri in Parlamento per nascere e operare. In caso di fallimento del dialogo tra grillini e dem dunque, l'unica strada possibile per Sergio Mattarella sarebbe quella di sciogliere le Camere.
Prima di andare a nuova elezioni però, il Presidente della Repubblica sembra intenzionato a fare in modo che il Parlamento metta in cantiere una nuova legge elettorale, che consenta di avere un vincitore e degli sconfitti certi al termine delle elezioni. Se infatti si tornasse a votare con il Rosatellum, il rischio concreto sarebbe quello di ritrovarsi nella stessa medesima situazione, con il rischio concreto di provocare una vera e propria crisi di sistema. La carta a sorpresa di Mattarella dunque potrebbe essere quella di far procedere l'esecutivo dimissionario di Gentiloni che continuerebbe a restare in carica per gli affari correnti, lavorando al varo di una legge elettorale, magari entro settembre.
Solo a quel punto si potrebbe tornare alle elezioni, con la certezza di non dover rivivere lo stallo che sta caratterizzando la politica italiana da oltre 50 giorni.
17:35 - Intervenuto dal Friuli, dove si sta occupando della campagna elettorale, Matteo Salvini ha parlato di Luigi Di Maio ed ha palesato la possibilità di tornare alle urne entro l'estate: "La mia parola vale più delle ambizioni di Di Maio. Non riuscirei mai a fare quello che sta provando a fare lui: un giorno parla con la Lega e il giorno dopo parla con il PD. Io ho rispetto per gli elettori. Spero che Di Maio faccia un bagno di umiltà e torni a sedersi al tavolo del centrodestra. Nuovo governo? Per quanto mi riguarda la strada maestra dice che si deve cercare un accordo tra i primi e i secondi.
Se ciò non dovesse essere possibile, si torna al voto entro l'estate. Non sta scritto né in cielo né in terra che si debba necessariamente arrivare a ottobre. Anche perché, con l'aria che tira, credo proprio che una maggioranza qualcuno la possa portare a casa se si vota a giugno".
15:07 - Quelle che si stanno vivendo in queste ore sono ore di riflessione per Matteo Renzi che oscilla tra la tentazione di dare il via libera al dialogo con i 5 Stelle e la volontà di impedire la formazione di un governo che veda Luigi Di Maio candidato premier.
14:02 - Presente anche lui in Friuli, Silvio Berlusconi ha detto la sua sulle trattative per la formazione del governo: "Sono sicuro che dalla trattativa tra il PD e i 5 Stella non ci sarà alcuna risposta positiva per il presidente Mattarella.
Se lo scenario dovesse essere questo, dovrà valutare l’ipotesi di un governo che faccia riferimento alla coalizione di centrodestra".
13:29 - Direttamente dal Friuli arrivano altre dichiarazioni di Matteo Salvini che attacca duramente il PD ed il Movimento 5 Stelle: Le percentuali che si possa formare un governo tra Pd e 5 stelle sono pari a zero: è un accordo contro natura e soprattutto una presa in giro agli italiani. Fossi un elettore grillino avrei problemi o vergogna, poi però, ognuno fa le proprie scelte".
11:22 - Dunque Matteo Salvini ha escluso ancora una volta la possibilità di staccarsi dalla coalizione di centrodestra per formare un governo con il M5S. A questo punto appare complicato immaginare che il 'forno' M5S-Lega possa riaprirsi.
10:55 - Direttamente dal Friuli Venezia Giulia dove si trova per la campagna elettorale in vista delle regionali di domenica, Matteo Salvini ha giurato fedeltà a Silvio Berlusconi: “Oggi i giornali dico che dopo il Friuli lascerò Berlusconi? Capisco perché vendono sempre meno copie. Non è vero che accadrà. Non vedo perché dovrei cambiare idea ogni quarto d’ora: non faccio come Renzi o Di Maio. Mi presento alle elezioni con una squadra e con quella vado avanti".
10:43 - Di certo se il Movimento 5 stelle dovesse insiste sul nome di Luigi Di Maio premier, la trattativa con il PD finirebbe per naufragare. Matteo Renzi infatti ha posto tra le condizioni imprescindibili per l'avvio di un dialogo tra le parti, il fatto che il leader dei grillini faccia una passo indietro, accettando di non essere lui in prima persona il Presidente del Consiglio di un eventuale esecutivo targato M5S-PD.
10:01 - Intervenuto nel corso della trasmissione 'Circo Massimo', in onda su Radio Capital, il capogruppo al Senato del Movimento 5 Stelle Danilo Toninelli ha dichiarato: "Vogliamo realizzare un contratto di governo sul modello di quello firmato in Germania. Aspettiamo la direzione del Pd: se accetteranno di sedersi al tavolo con noi, cercheremo di scrivere nel dettaglio tutti i termini delle misure da realizzare. Di Maio premier? Dovrà esserlo non per noi, ma per quello che è successo il 4 marzo. Se realizzassimo un governo 5 Stelle senza Di Maio presidente del consiglio, i nostri elettori non lo accetterebbero".
09:11 - L'idea di Matteo Renzi dunque, è quella di rispondere alle parole di Luigi Di Maio - che aveva parlato di "contratto al rialzo" - alzando ulteriormente la posta in palio: per accettare di sedersi al tavolo con i grillini infatti, l'ex premier vuole che il Movimento 5 Stelle legittimi in qualche modo l'operato del suo governo, partendo naturalmente dal Jobs Act.
08:17 - Secondo quanto riportato da La Stampa, sono due le condizioni poste da Matteo Renzi per dire di sì ad un'alleanza di governo con il Movimento 5 Stelle:
- Il Jobs Act non si tocca di una virgola
- Il Pd non accetta Di Maio premier.
08:10 - Secondo quanto riportato dall'edizione odierna del Corriere della sera, la linea in casa Movimento 5 Stelle, un po' per strategia, un po' per esasperazione, è quella di credere al fatto che il Partito Democratico si ricompatti e accetti di formare un governo con i grillini. Nella giornata di ieri infatti, parlando con i suoi, Di Maio ha fatto filtrare un ottimismo decisamente marcato: "Sono sicuro che Renzi si siederà al tavolo. I suoi mi ha detto che Martina è d'accordo con lui.
Aspettiamo una settimane vediamo come va a finire".
07:24- Secondo quanto riportato dall'edizione odierna de La Repubblica, in queste ore in casa PD in molti starebbero spingendo per convincere Renzi a tornare alla guida dei dem per gestire in prima persona la trattativa con il Movimento 5 Stelle. Tra questi, c'è sicuramente Pier Ferdinando Casini che ha dichiarato: "Il PD è davanti a scelte drammatiche. Ha bisogno del suo leader. Vorrei dire a Renzi che ci si può dimettere da segretario, ma non da leader e lui lo è".
Nella giornata di ieri Roberto Fico ha concluso il secondo giro di consultazioni, incontrando prima il Partito Democratico e poi il Movimento 5 Stelle. Al termine dei colloqui con i partiti, nel corso del pomeriggio, il Presidente della Camera si è recato al Quirinale per riferire al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo stato dei fatti.
Dopo aver parlato con Mattarella, Fico si è presentato davanti ai giornalisti ed ha dichiarato di considerare concluso il suo mandato esplorativo, con esito positivo, in quanto era stato avviato un dialogo tra il Movimento 5 Stelle ed il Partito Democratico per la formazione di un governo. Il verdetto finale sulla possibile alleanza tra grillini e dem però, arriverà nel corso della direzione del Partito Democratico, convocata per il prossimo 3 maggio, nel corso della quale arriverà la decisione definitiva sull'apertura o la chiusura della trattativa con il M5S. In quella sede però, l'ottimismo di Fico deve fare i conti con i numeri: i renziani infatti - che rappresentano la maggioranza della direzione - sono assolutamente contrari ad un'alleanza con il partito di Luigi Di Maio e dunque, la strada verso un governo targato M5S-PD si fa sempre più complicata. Segui su Blasting News il Live sulla giornata politica, con le trattative per la formazione di un governo.