La Lega Nord del segretario nazionale Matteo Salvini compie un altro passo in avanti, toccando il suo massimo storico. A dirlo sono i Sondaggi politici elaborati dall'istituto Tecnè, aggiornati ad oggi, giovedì 26 aprile. Rispetto all'ultima rilevazione di tre settimane fa, perde mezzo punto percentuale il M5S, che negli ultimi giorni ha chiuso definitivamente con la Lega per aprire invece al Pd, a cui ha sottoposto un contratto di governo dove manca l'abolizione della riforma pensioni della Fornero. In ribasso le quotazioni stesse del Partito democratico, con gli elettori della forza politica di centrosinistra evidentemente non concordi con l'apertura del segretario reggente Maurizio Martina nei confronti del Movimento 5 Stelle.
Male anche Forza Italia di Silvio Berlusconi, che continua a perdere terreno rispetto al dato certificato dalle ultime elezioni del 4 marzo scorso.
Lega Nord sorride dopo gli ultimi sondaggi politici
Il 21,8 per cento è la nuova percentuale che Tecnè attesta alla Lega di Matteo Salvini a fine aprile. Il Carroccio stabilisce un rialzo di due punti percentuali rispetto all'ultima rilevazione, nessuna forza politica ha saputo fare di meglio. Si tratta di un risultato storico per la Lega, dal momento che in passato nessun istituto di sondaggi aveva assegnato una simile percentuale alla Lega, che si prepara a festeggiare un successo annunciato domenica prossima, in occasione delle elezioni regionali in Friuli Venezia Giulia.
Il nuovo leader del Centrodestra è stato tagliato fuori dal secondo giro di consultazioni stabilito da Sergio Mattarella, che ha dato al presidente della Camera dei Deputati Fico un mandato esplorativo per sondare la fattibilità di un eventuale governo con M5S e Pd insieme.
M5S perde qualcosa
Luigi Di Maio sta cercando di arrivare ad un accordo con il Partito democratico sulla base dei 10 punti del contratto di governo di cui si è discusso a lungo in questi giorni, per via dell'assenza di due grandi battaglie del Movimento fino al tempo della campagna elettorale, la riforma pensioni e il reddito di cittadinanza.
La prima conseguenza si intravede nel dato dei sondaggi, dove i grillini accusano una flessione dello 0,5 per cento, attestandosi al 33,5 per cento. Le cose vanno male anche al Pd, che perde lo 0,4 per cento, scendendo al 18,1%. Chi dalle elezioni del 4 marzo ad oggi ha perso più di tutti è Forza Italia. Il partito di Silvio Berlusconi ha perso l'1,4 per cento delle preferenze degli elettori, attestandosi all'ultima rilevazione al 12,6 per cento. Stabile, invece, Fratelli d'Italia, che da inizio aprile ad oggi ha guadagnato lo 0,1 per cento, raggiungendo il 4 per cento.