Consultazioni Mattarella: la diretta della giornata politica
20:37 - Dopo l’appello del Capo dello Stato, il ‘patto’ elettorale tra Lega e M5S sembra reggere. Entrambe le forze politiche che sono risultate vincitrici delle elezioni del 4 marzo si sono dette indisponibili ad appoggiare un governo di tregua, propendendo entrambe per delle elezioni anticipate, da tenersi nel mese di luglio.
All’interno della coalizione di centrodestra, anche Silvio Berlusconi ha detto no ad un governo di tregua, ma – a differenza di Salvini – preferirebbe che le prossime elezioni si tenessero in autunno. Grande preoccupazione invece in casa PD, con i dem che avrebbero preferito avere più tempo per prepararsi al prossimo appuntamento elettorale. In caso di elezioni anticipate però, il Partito Democratico sarebbe pronto a giocarsi la carta Gentiloni, con l’attuale Presidente del Consiglio che sarebbe il volto dei dem ed il candidato premier nella nella prossima campagna elettorale.
18:42 - Mattarella: "Nel corso delle passate settimane, anche con la collaborazione dei Presidenti delle Camere abbiamo avuto una verifica attenta e puntuale di tutte le possibili soluzioni in un parlamento, contrassegnato come noto da tre schieramenti principali, nessuno dei quali dispone della maggioranza, condizione questa che richiede necessariamente che due di essi trovino un'intesa per governare.
Non è riuscito il tentativo di dar vita ad una maggioranza tra centrodestra e M5S, non ha avuto esito la proposta del Movimento 5 Stelle di formare una maggioranza con la sola Lega, si è rivelata impraticabile una maggioranza tra il M5S e il PD. E' stata sempre affermata l'impossibilità di realizzare un'intesa tra centrodestra e PD. Tutte queste indisponibilità mi sono state confermate stamattina. Nel corso dei colloqui di oggi ho chiesto alle forze politiche, soprattutto a quelle più consistenti, se vi fossero nuove possibilità di intesa, registrando che non ve ne sono. Come è evidente, non vi è alcuna possibilità di formare un governo sorretto da una maggioranza nata da un accordo politico.
Sin dall'inizio delle consultazioni, ho escluso che si potesse dar vita ad un governo politico di minoranza. Un governo di minoranza condurrebbe alle elezioni e ritengo che in queste condizioni sia più rispettoso della logica democratica che a portare alle nuove elezioni sia un governo non di parte. In ogni caso il governo presieduto dall'onorevole Gentiloni che ringrazio per il lavoro che ha svolto e sta ulteriormente svolgendo in questa situazione anomala, ha esaurito la sua funzione e non può essere prorogato, in quanto espresso da una maggioranza parlamentare che non c'è più. Quali che siano le decisioni che assumeranno i partiti è quindi doveroso dar vita ad un nuovo governo, non si può attendere oltre.
Continuo ad auspicare un governo che goda delle sue piene funzioni, che abbia titolo pieno per rappresentare l'Italia nell'Unione Europea dove a giugno si dovranno assumere decisioni importanti. Dai partiti nei giorni scorsi è arrivata la richiesta di tempo: ora può essere utile che si prendano del tempo per approfondire il confronto tra di essi e per far maturare se possibile, un'intesa Politica per formare una maggioranza di governo. Nel frattempo però, in mancanza di accordi, consentano attraverso il voto di fiducia che nasca un governo neutrale, un governo di servizio nei confronti del Paese. Nel caso in cui si formasse nei prossimi mesi una maggioranza parlamentare, questo governo si dimetterebbe con immediatezza per lasciare campo libero ad un governo politico.
Se ciò non accadesse, quel governo neutrale dovrebbe concludere la sua attività a fine dicembre, per approvare la finanziaria, ed andare subito dopo al voto. Un governo di garanzia: appunto per questo chiederò ai suoi componenti di non candidarsi alle nuove elezioni. L'ipotesi alternativa è quella di indire nuove elezioni subito, appena possibile, gestite dal nuovo governo. Non ci sono i tempi per un voto entro giugno, sarebbe invece possibile svolgerle in piena estate, ma finora si è sempre evitato di farlo perché questo renderebbe difficile l'esercizio del voto ad inizio dell'autunno. Rispetto a quest'ultima ipotesi, a me compete far presente alcune preoccupazioni: che non vi sia dopo il voto il tempo per elaborare e approvare la manovra finanziaria, con il conseguente aumento dell'Iva e gli effetti recessivi che questa tasse comporterebbe.
Va inoltre considerato il rischio di speculazioni finanziarie, oltre al rischio che questa legge elettorale possa portare i medesimi risultati o molto simili. Mi auguro che dalle varie forze politiche giunga un'assunzione di responsabilità , nell'interesse dell'Italia. Se questo non avvenisse, il nuovo governo porterebbe il Paese alle elezioni in estate o in autunno. Sarebbe la prima volta nella storia della Repubblica che una legislatura si conclude senza essere avviata: scelgano i partiti, con i loro libero comportamento tra queste alternative".
18:30 - Si sono concluse le consultazioni del Capo dello Stato. Ora si attendono le parole di Sergio Mattarella che tra poco rilascerà delle dichiarazioni.
17:01 - Dunque le forze politiche uscite vincitrici dalle elezioni del 4 marzo sembrano concordi nell'indicare il ritorno alle urne come l'unica strada percorribile in questo momento. Sia Di Maio che Salvini si sono espressi a favore delle elezioni politiche a luglio, ma l'ultima parole spetta al Capo dello Stato.
16:30 - Nel frattempo si è concluso l'incontro tra Sergio Mattarella e la delegazione di Liberi e Uguali, guidata da Pietro Grasso, con l'ex Presidente del Senato che ha dichiarato: "Noi di Liberi e Uguali abbiamo ribadito la solita posizione di sempre: i nostri voti, per quanto non decisivi ai fini della formazione di un governo, non sono a disposizione di nessuna maggioranza che coinvolga le forze di centrodestra".
16:25 - Ormai non c’è più spazio per tatticismi o trattative, il tempo è scaduto. Dopo oltre 60 giorni dalle elezioni politiche, il Paese non ha ancora un governo e, con ogni probabilità , non lo avrà neppure nelle prossime settimane. Nelle ultime ore infatti, la strada per la formazione di un esecutivo è diventata sempre più in salita, una salita quasi impossibile da percorrere. Di fronte al fallimento della trattativa tra il Movimento 5 Stelle di Luigi Di Maio e la Lega di Matteo Salvini, diventa praticamente impossibile formare un governo politico. Fino a qualche giorno fa il Capo dello Stato aveva in mente di dar vita ad un governo di tregua, con l’appoggio di tutte le forze politiche che avrebbero dovuto, almeno nelle intenzioni di Mattarella, avere un rigurgito di responsabilità , e non lasciare il Paese in questo stallo che imperversa da due mesi.
La realtà delle cose però è diversa ed anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si sta rendendo conto della difficoltà di formare un qualsiasi tipo di esecutivo, tanto che anche dalle parti del Quirinale si sta iniziando a prendere in considerazione la possibilità di tornare presto alle urne, anche a luglio. Nella storia della Repubblica italiana non si è mai votato in piena estate, ma d’altronde, tante delle cose alle quali stiamo assistendo in questi 60 giorni non si erano mai verificate in precedenza. Mattarella dunque sembra ad un passo dall’alzare bandiera bianca: ha provato a formare un governo e, probabilmente continuerà a provarci, ma ormai – dopo il terzo giro di consultazione andato a vuoto – si sta arrendendo all’idea di tornare al voto al più presto, anche a luglio.
15:51 - Anche Matteo Salvini ha parlato ai cronisti presenti a Montecitorio, individuando la data dell'8 luglio come quella più probabile per tornare alle urne: "Mi sto impegnando per dare un governo a questo Paese, ascoltando e incontrando tutti. Se riuscirò a formare il governo, ci metteremo subito al lavoro, in caso contrario invece, l’unica opzione credibile resta quella tornare al voto per chiedere la fiducia direttamente agli italiani. I governi tecnici alla Monti non sono accettabili, né tantomeno possono avere il supporto della della Lega. Se non si dovesse riuscire a formare un governo politico, credo che la data dell’8 luglio sia quella più efficace per tornare al voto e dare finalmente un governo a questo Paese".
15:42 - Finora anche il terzo giro di consultazione dei partiti politici sembra essere andato a vuoto, con i partiti che restano fermi sulle proprie posizioni. In questo scenario, la possibilità di tornare a votare in tempi molto brevi si avvicina sempre di più. In tal senso sono arrivate le parole del leader del M5S Luigi Di Maio, il quale, ha pubblicato un video sulla sua pagina Fb, nel quale ha dichiarato: "La decisione finale spetta al Presidente della Repubblica, ma per noi si può andare a votare subito, la prima data utile è l'8 luglio. Da oggi per noi inizia la campagna elettorale: raccontiamo i due mesi di bugie dei partiti politici. Chiedo ai cittadini di mandarci al governo con il voto, non vedo altre possibilità .
I sondaggi oggi dicono che il Movimento 5 Stelle è al 35%, ma io sono sicuro che il 40% è vicino". Le parole di Luigi Di Maio arrivano dopo un incontro alla Camera con il leader della Lega Matteo Salvini.
14:17 - Dopo una notte di riflessione, con diversi contatti telefonici tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio, alla fine il leader della Lega ha deciso di respingere la proposta del M5S di formare un governo del cambiamento, mettendo alla porta Silvio Berlusconi. Dunque la rottura tra Salvini e Berlusconi - evocata più volte dai grillini - non è arrivata, con la coalizione di centrodestra che sembra essersi compattata, non solo sul no a Di Maio, ma anche sul no ad un governo di tregua. In questo scenario dunque, le elezioni anticipate si avvicinano sempre d più, con la data di luglio che inizia a circolare negli ambienti del Quirinale.
14:02 - In queste ore la situazione politica italiana continua a vivere uno stallo che rischia di provocare un vero e proprio cortocircuito istituzionale. Da ambienti vicini al Quirinale filtra la concreta possibilità che, in caso di naufragio di un governo neutrale - il cosiddetto governo di tregua - il Presidente della Repubblica possa decidere di indire nuove elezioni a luglio. Si tratterebbe di una scelta senza precedenti nel panorama politico italiano, ma che si renderebbe inevitabile di fronte ai veti incrociati dei partiti politici.
13:57 - Nel pomeriggio le consultazioni del Presidente Sergio Mattarella continueranno con il seguente calendario: alle 16 la delegazione di Leu. A seguire si recheranno al Quirinale i rappresentanti delle Autonomie e quelli del gruppo Misto. Entro le 18 poi, il Capo dello Stato incontrerà i presidenti di Camera e Senato, Roberto Fico e Elisabetta Casellati.
13:37 – Alla luce delle consultazioni avvenute questa mattina al Quirinale, il quadro politico nel quale il Presidente Mattarella è chiamato ad operare appare sempre più complicato. Il Capo dello Stato sembra intenzionato a giocarsi la carta del governo di tregua, ma un’ipotesi di questo tipo non sembra trovare il favore delle forze politiche che si sono affermate il 4 marzo. Con ogni probabilità dunque, nel caso in cui un governo istituzionale non dovesse ricevere la fiducia del Parlamento, Mattarella sarebbe pronto a valutare delle elezioni politiche nel mese di luglio. Le prime nella storia della Repubblica italiana.
13:15 – Dopo aver incontrato i partiti politici, Sergio Mattarella si trova in una situazione piuttosto complessa. Il Movimento 5 Stelle, per bocca dello stesso Di Maio, ha rinnovato l’offerta alla Lega per la formazione di un governo di cambiamento, ribadendo il veto nei confronti di Silvio Berlusconi e di Forza Italia. Il leader dei grillini inoltre, ha sottolineato l’indisponibilità dei 5 Stelle ad appoggiare qualsiasi tipo di governo di scopo, istituzionale, tecnico o del Presidente. Dopo i grillini, è arrivato il momento della coalizione di centrodestra, con Matteo Salvini che ha ribadito la disponibilità a formare un governo di centrodestra, esponendosi in prima persona per cercare i numeri in Parlamento.Nessun margine dunque per una rottura dell’alleanza con Silvio Berlusconi e quindi, porta sbarrata a Di Maio e al Movimento 5 Stelle. Il leader della Lega inoltre ha ribadito il suo no nei confronti di altre forme di governo, sottolineando come l’unica alternativa ad un governo di centrodestra sia il ritorno alle urne. A chiudere la mattinata ci ha pensato il PD, con Maurzio Martina che ha ribadito la disponibilità dei Dem ad appoggiare le iniziative del Capo dello Stato, lasciando intendere dunque un’apertura ad un governo di tregua. A questo punto dunque, per Sergio Mattarella è arrivato il momento di prendere una decisione: la strada è strettissima ed il Capo dello Stato sembra orientato a giocarsi la carta del cosiddetto governo di tregua. Difficilmente però, una soluzione del genere potrebbe godere di una maggioranza in Parlamento, con Lega e M5S che si sono già detti fortemente contrari. A quel punto dunque, il nuovo governo – che non riceverebbe la fiducia – avrebbe solamente il compito di traghettare il Paese verso nuove elezioni che si terrebbero a giugno o a ottobre.
12:40 - Martina: “Abbiamo rappresentato al Presidente della Repubblica le nostre valutazioni. Pensiamo che in questo momento sia urgente dare una risposta alla crisi, superare lo stallo di queste settimane, andare in definitiva a risolvere la situazione che abbiamo vissuto dal 4 di marzo. Basta traccheggiare, esasperare logiche di parte e basta con il gioco dell’oca. Ci pare di vivere un ritorno alla situazione di partenza. Per noi prima di tutto viene il Paese e le risposte che si dovranno dare sul piano delle scelte sociali ed economiche. Abbiamo detto al Presidente Mattarella che abbiamo piena fiducia nelle sue iniziative e le sosterremo. Le forze politiche devono rendersi conto che oggi da sole non ce la fanno a fare un governo e per questo il nostro messaggio è che si faccia tutti un passo avanti, che ci sia piena responsabilità da parte di tutti. No ad incarichi al buoi, non a trasformismi, sì ad un vero sforzo nell'interesse del Paese che sia super partes. Questo Paese ha fatto passi avanti sul piano economico negli ultimi anni e lo ha fatto attraverso dei sacrifici: ora non si può vanificare tutto. Finiamola con questo gioco dell'oca. Il PD c'è e seguirà le indicazioni del Presidente della Repubblica perché per noi prima di tutto c'è il Paese".
12:07 - In questo momento la coalizione del Partito Democratico, guidata dal segretario reggente Maurizio Martina, è a colloquio con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Live consultazioni Mattarella: il Capo dello Stato incontra il PD
11:58 - Da parte di Salvini e del centrodestra dunque, è arrivata un'altra chiusura nei confronti di Luigi Di Maio e del M5S. Il leader della Lega non intende rompere la coalizione di centrodestra ed anzi, ha rilanciato, chiedendo esplicitamente al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella di affidargli l'incarico di formare un nuovo governo. Il piano del centrodestra è quello di cercare i voti in Parlamento, nel tentativo di mettere in piedi un esecutivo che veda l'appoggio di Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia, senza alcuna alleanza con le altre forze politiche. Sembra ormai chiaro anche il no nei confronti di governi tecnici o istituzionali.
11:56 – Salvini: “Abbiamo offerto al Presidente della Repubblica, consci del fatto che il Paese non può aspettare, a dar vita ad un governo che riesca a risolvere tutti i problemi del Paese. Confidiamo che il Presidente della Repubblica ci dia modo di trovare una maggioranza che riteniamo di poter trovare, scendendo in campo personalmente. Stando così le cose, la nostra coalizione è quella che rappresenta maggiormente la sensibilità di 60.000 di italiani e dunque, confidiamo di essere messi al lavoro già dalle prossime ore".
11:47 - Arrivano indiscrezioni importanti sul fronte del centrodestra: nel corso dei due incontri tenutisi a Palazzo Grazioli tra le varie componenti di centrodestra, Matteo Salvini non sarebbe riuscito a convincere Silvio Berlusconi ad appoggiare esternamente un governo Lega-M5S. Dunque è stato respinto l’ultimo tentativo lanciato da Luigi Di Maio di trovare una soluzione per formare un governo con il Carroccio. Il leader della Lega non si renderà protagonista di uno strappo con Berlusconi, ma la linea della coalizione resta unitaria: esecutivo di centrodestra o si torna al voto.
11:40 - Prima di iniziare la consultazione con Sergio Mattarella, Matteo Salvini ha postato un tweet sul suo account ufficiale:
11:31 - Secondo quanto riportato da La 7 - nel caso in cui non si dovesse riuscire a formare un governo - non sarà sicuramente Paolo Gentiloni a guidare il Paese in attesa delle prossime elezioni che potrebbero tenersi anche nel mese di luglio.
11:05 - La delegazione del centrodestra è arrivata al Quirinale e tra pochi minuti si terrà il colloquio con Mattarella. Si tratterà con ogni probabilità del momento chiave della crisi politica che dura dalla sera del 4 marzo, quando il risultato elettorale non ha regalato a nessuna forza politica l'autonomia per governare il Paese. Di Maio ha di fatto confermato l’apertura di ieri alla Lega: si è detto disponibile a fare un passo indietro, concordando con il numero uno del Carroccio una figura terza che possa guidare un governo ‘politico’ targato Lega-M5S. Il leader dei grillini però, ha ribadito il suo veto nei confronti di Forza italia. Dalla giornata di ieri Matteo Salvini ha provato a convincere Silvio Berlusconi ad appoggiare dall’esterno un governo che vedesse azionisti di maggioranza leghisti e grillini, ma il Cavaliere è sembrato irremovibile, rispedendo al mittente le proposte di Salvini. Il leader di Forza Italia continua a puntare su un governo di centrodestra che cerchi i voti in parlamento e, in alternativa, sarebbe disposto ad appoggiare un governo di ‘tregua’. Ipotesi quest’ultima assolutamente osteggiata da Salvini. In questi minuti dunque si sta tenendo l’incontro tra la delegazione di centrodestra – formata da Salvini, Berlusconi, Meloni e dai rispettivi capigruppo alla Camera e al Senato – e Sergio Mattarella, con il Presidente della Repubblica che proverà a dipanare una tela che sembra essere diventata davvero intricata.
Live consultazioni Mattarella: il Capo dello Stato incontra il centrodestra
10:58 - Dunque da parte di Luigi Di Maio è arrivato un ultimatum nei confronti della Lega e del centrodestra: l'ultima possibilità per formare un governo è quella di dare vita ad un esecutivo politico che veda coinvolti solamente M5S e Lega. Il leader dei grillini ha voluto ribadire il veto nei confronti di Silvio Berlusconi e il no a qualsiasi forma di governo tecnico. I 5 Stelle accetteranno di partecipare solamente ad un governo politico con l'altra forza che ha vinto le elezioni del 4 marzo: vale a dire la Lega di Matteo Salvini. A questo punto c'è grande attesa per la presa di posizione della coalizione di centrodestra che ha terminato il suo vertice a Palazzo Grazioli ed è attesa in questi minuti dal Capo dello Stato al Quirinali per un colloquio che potrà chiarire molto di quello che potrà avvenire nelle prossime ore.
10:44 - Di Maio: "Abbiamo ringraziato Mattarella per la pazienza che sta avendo con le forze politiche. Negli ultimi 2 mesi abbiamo fatto di tutto per dare un governo al Paese, lo abbiamo fatto in maniera lineare, mettendo al centro un contratto alla tedesca, partendo dal presupposto che il 4 marzo gli italiani ci hanno fatto diventare la prima forza del Paese, ma a causa della legge elettorale non eravamo autonomi. Ci siamo rivolti prima alla Lega, perché loro erano l'altra forza politica uscita vincitrice alle elezioni del 4 marzo: ci abbiamo provato per 40 giorni, ma non è stato possibile formare un governo. A quel punto, anche grazie all'incarico esplorativo affidato dal Presidente della Repubblica al Presidente della Camera Fico, abbiamo provato a intavolare un dialogo con il PD, che sembrava aver dato segnali di apertura con il segretario reggente Martina. Questa seconda interlocuzione ci è costata molt, ma pareva esserci un'apertura e visto che al centro c'erano i temi, ci abbiamo provato, ma la strada è stata sbarrata da un'intervista tv. Una volta assodate queste due impossibilità , abbiamo capito che le due forze politiche che hanno perso le elezioni, si stavano sentendo per impedire al M5S di andare al governo. Oggi siamo in un'altra fase, nella quale ieri ho detto chiaramente che io sono disponibile a scegliere insieme a Salvini un Presidente terzo che possa rappresentare un contratto di governo con dei punti non trattabili, quali reddito di cittadinanza, superamento legge Fornero e una seria riforma dell'anticorruzione. Ora non so cosa succederà , capiremo nelle prossime ore cosa farà la Lega e il 5 Stelle. Noi oltre a questo schema non possiamo andare. Personalmente mi sento di dire che non siamo disponibili a votare la fiducia a governi tecnici. E' per scongiurare un altro 2011 che abbiamo provato a dare un governo politico a questo Paese: se c'è buona volontà , ce la possiamo ancora fare. Se non ci fossero le condizione per realizzare un governo tecnico, allora per noi si deve tornare al voto. E lo si deve fare nella consapevolezza che sarà un ballottaggio tra due realtà politiche che competono per andare al governo del Paese. Noi non volevamo arrivare a questo punto, non volevamo dire agli italiani che si deve tornare a votare. Se siamo arrivati qui è perché c'è stato molto cinismo da parte delle forze politiche, ma se terza Repubblica deve essere, allora i politici devono fare un passo indietro afavore dei cittadini. Se saremo capaci di mettere al centro i problemi degli italiani, forse riusciremo ad uscire dallo stallo, altrimenti si andrà al voto"
10:36 - E' terminato l'incontro tra la delegazione del Movimento 5 Stelle e il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. C'è grande attesa per le parole del leader dei grillini.
10.32 - Prima dell’incontro, ancora in corso, a Palazzo Grazioli tra Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, ci sarebbero stati dei contatti telefonici tra il leader della Lega e Luigi Di Maio per provare a sbloccare una situazione che al momento appare piuttosto bloccata. Il vertice della coalizione di centrodestra è ancora in corso con il numero 1 del Carroccio che starebbe provando a convincere Berlusconi ad accettare di appoggiare dall’esterno un governo che vedrebbe leghisti e grillini come azionisti di maggioranza.
10:13 - In questi minuti al Nazareno si sta tenendo un vertice tra la delegazione del Partito Democratico che si recherà al Quirinale alle 12:00. Prima di iniziare l'incontro, il segretario reggente Martina ha dichiarato: "Mi pare che adesso il problema sia di qualcun altro".
10:07 - E' iniziato l'incontro tra la delegazione del Movimento 5 Stelle ed il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
09:58 - In questi minuti la delegazione del Movimento 5 Stelle sta salendo al Quirinale per incontrare il Capo dello Stato. Nel frattempo, a Palazzo Grazioli è in contro il secondo incontro tra Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni, con la coalizione di centrodestra che è al lavoro per trovare un punto d'intesa da presentare alle 11.00 al Capo dello Stato.
Live consultazioni Mattarella: il Capo dello Stato incontra il M5S
09:45 - Alle 10.00 inizierà l'ultimo giro di consultazioni del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con il Capo dello Stato che incontrerà per primo il Movimento 5 Stelle di Luigi Di Maio che guiderà la coalizione grillina formata dai capigruppo di Camera e Senato Giulia Grillo e Danilo Toninelli.
09.36 - E' da poco iniziato il nuovo vertice della coalizione di centrodestra per trovare un punto d'intesa in vista dell'incontro con Sergio Mattarella di questa mattina che si terrà alle 11:00. Fino alla tarda serata di ieri, Matteo Salvini ha provato a convincere Silvio Berlusconi ad accettare un appoggio esterno ad un governo Lega-M5S, ma da parte del Cavaliere è arrivato un secco no. In questi minuti si sta cercando di trovare una soluzione, nel tentativo di mantenere unita la coalizione di centrodestra.
09:10 - Matteo Salvini dunque, avrebbe insistito fino a notte fonda per convincere Silvio Berlusconi ad accettare un sostegno esterno nei confronti di un governo Lega-M5S: un governo di natura politica, dal quale però resterebbero fuori i due leader Salvini e Di Maio. La risposta del Cavaliere è arrivata decisa e senza esitazioni: no convinto ad un appoggio esterno ai 5 Stelle che di fatto vogliono tagliarlo fuori dalla scena politica. Al momento all’interno della coalizione di centrodestra, lo strappo non è ancora arrivato, ma dalle parti del Carroccio non si esclude che la rottura possa arrivare nelle prossime ore.
08:29 - Una delle poche certezze che si hanno in questo momento è che oggi sarà l’ultimo giro di consultazioni di questa lunghissima crisi. Tra domani e dopodomani infatti, Sergio Mattarella è intenzionato a trovare una soluzione per uscire dallo stallo politico che accompagna il Paese dalla sera del 4 marzo. Il Presidente della Repubblica si aspetta che i partiti gli offrano una via d’uscita politica, con una maggioranza chiara, con numeri ben definiti ed un premier che sia in grado di tenerla unita per governare il Paese. L’alternativa che Mattarella auspica, è che i partiti si dichiarino disponibili ad accettare un governo d tregua, con obiettivi precisi ed un limite temporale. L’obiettivo del Capo dello Stato infatti, è quello di mandare alle Camere un governo che abbia i numeri per governare, almeno fino a metà luglio.
08:01 - Matteo Salvini non avrebbe intenzione di rompere la coalizione di centrodestra, ma avrebbe un timore: ossia quello che Silvio Berlusconi stia tramando attivamente per chiudere un accordo sul governo di ‘tregua’ proposto da Sergio Mattarella con il Partito Democratico. Il leader del Carroccio infatti, secondo quanto sostenuto da La Repubblica, è venuto a sapere che sabato mattina Gianni Letta avrebbe incontrato Matteo Renzi e questo presunto faccia a faccia rappresenterebbe, per il numero uno della Lega, la prova del presunto ‘tradimento’ del Cavaliere.
07:42 - Quella che si è appena conclusa è stata una notte di profonda riflessione per i protagonisti della coalizione di centrodestra. Due ore di vertice a Palazzo Grazioli nella serata di ieri non sono bastate per trovare un accordo che potesse soddisfare tutti. Ieri sera, secondo quanto riportato dall’edizione odierna de La Repubblica, Matteo Salvini e Giancarlo Giorgetti avrebbero insistito fino a notte con Silvio Berlusconi, sottolineando come sia la Lega la garanzia del Cavalieri in un eventuale governo con i 5 Stelle. Il governo bisogna farlo partire e Forza Italia deve sostenerlo, almeno inizialmente, anche dall’esterno, perché l’alternativa è rappresentata da elezioni tra pochi mesi. Sul piatto, secondo quanto viene rivelato, ci sarebbe la tutela degli ‘interessi’ del numero uno di Mediaset, con l’aggiunta di tre ministri tecnici di area forzista. Berlusconi però continua a dare battaglia: non vuole arrendersi, non vuole cedere ad un sostegno esterno e sostiene di non essere intenzionato ad accettare di appoggiare il governo di ‘tregua’ che questa mattina Mattarella proporrà ai partiti, sottolineando come la coalizione di centrodestra debba chiedere al Capo dello Stato un incarico per il centrodestra.
06:51 - Nella serata di ieri a Palazzo Grazioli è andata in scena una riunione piuttosto tesa tra i leader della coalizione di centrodestra, con Matteo Salvini che avrebbe provato a convincere Silvio Berlusconi ad appoggiare esternamente il governo tra Lega e M5S. In cambio il Cavaliere otterrebbe un premier concordato e non ostile, oltre ad alcuni ministri di 'area', non politici. La risposta del leader di Forza Italia però, è stata fermamente negativa, con Berlusconi che continua a guardare con interesse ad un governo del Presidente. Soluzione quest'ultima che invece non viene neanche presa in considerazione dal numero uno del Carroccio. In ogni caso, i leader della coalizione di centrodestra si sono dati appuntamento per domani mattina, per un nuovo incontro che dovrà servire a trovare una linea unitaria da presentare davanti al Presidente Sergio Mattarella.
Quella di ieri è stata la giornata che verrà ricordata come quella del passo indietro di Luigi Di Maio. Il leader del Movimento 5 Stelle ha dichiarato di essere disposto a rinunciare all'incarico di premier, a patto che questa mossa possa favorire la formazione di un governo 'politico' con la Lega di Matteo Salvini. Il leader dei grillini infatti, ha ribadito il suo veto nei confronti di Forza Italia e di Silvio Berlusconi, spiegando la sua volontà con la convinzione di non poter risolvere i problemi del Paese con chi ha contribuito a generarli.Nella serata di ieri inoltre, a Palazzo Grazioli, è andato in scena il vertice della coalizione di centrodestra, con l'obiettivo di trovare una sintesi delle diverse posizioni, tra Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi. Alla fine le parti non hanno trovato alcun accordo e si sono date appuntamento a questa mattina, quando si confronteranno nuovamente prima di recarsi dal Presidente Sergio Mattarella per le consultazioni. Al momento dunque, la tensione all'interno del centrodestra è molto forte, con Salvini e Berlusconi che potrebbero arrivare alla rottura.
Segui su Blasting News il live della giornata di consultazioni di Sergio Mattarella che incontrerà i partiti per la formazione di un nuovo governo.