E' saltato tutto. Sia il Governo a guida Giuseppe Conte e pure i nervi del Movimento 5 stelle e Lega che hanno tuonato contro il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, reo di non aver accettato la proposta di affidare il ministero dell'Economia al professore Paolo Savona, voluto da Matteo Salvini. Un rifiuto che ha fatto ipotizzare al leader grillino, Luigi Di Maio, addirittura l'impeachment, la messa in stato di accusa del capo dello Stato.

Insomma, una sorta di bomba atomica è calata sulla Politica italiana. Ma l'impuntatura di Mattarella sul nome del già ministro del Governo Ciampi sarà la salvezza o il disastro per l'Italia? Il presidente della Repubblica, come riporta l'Ansa, dice che in gioco c'era il futuro del Paese nell'euro. I due massimi esponenti dei partiti che avevano trovato l'intesa per formare un Governo sottolineano che mai e poi mai hanno ipotizzato di uscire dall'Ue o abbandonare la moneta unica. Ma al tempo stesso rimarcano che è giunto il tempo per l'Italia di modificare il proprio atteggiamento verso l'Europa, è giunto il momento di contare di più.

Una domenica bestiale

E' l'ora dell'aperitivo quando al Quirinale si consuma la frattura definitiva. Di Maio e Salvini incontrano in gran segreto Mattarella, il quale ribadisce il suo no a Savona ministro dell'Economia. Secondo il presidente della Repubblica il professore 82enne ha posizioni troppo anti europeiste e questo potrebbe creare scompensi alla già precaria situazione finanziaria italiana. La conferma che il Governo giallo-verde non si farà arriva un paio di ore più tardi, dopo che lo stesso Mattarella riceve Conte, salito Colle per far sapere al presidente di voler rinunciare all'incarico di formare il nuovo esecutivo. Poi i classici passaggi rituali in cui viene comunicato ai giornalisti e al Paese che anche questo tentativo non è andato a buon fine, ma nel frattempo si è innescato uno scontro istituzionale senza precedenti.

Le parole di Mattarella

"L'incertezza della nostra posizione nell'euro ha posto in allarme investitori italiani e stranieri che hanno investito in titoli e aziende. L'aumento dello spread aumenta debito e riduce la possibilità di spese in campo sociale. Questo brucia risorse e risparmi delle aziende e prefigura rischi per le famiglie e cittadini italiani", per poi sottolineare che la decisione di non accettare il ministro dell'Economia "non l'ho presa a cuor leggero".

Salvini e Di Maio sparano a zero

Il leader del Carroccio è in Umbria per la campagna elettorale in vista delle prossime elezioni comunali del 10 giugno, Di Maio si trova a Roma, poi in serata andrà a Fiumicino per un incontro pubblico con i sostenitori grillini.

Entrambi parlano di democrazia stracciata. Entrambi sostengono che l'ingerenza del presidente della Repubblica non è rispettosa del voto popolare. Di Maio va anche oltre e ipotizza la messa in stato di accusa di Mattarella.

Adesso ci prova Cottarelli

Stamani sarà affidato l'incarico di formare un Governo al tecnico Carlo Cottarelli. Salvo sorprese dell’ultima ora, Mattarella chiederà all’economista, esperto di spending review, di provare a mettere in piedi un Governo con cui traghettare l’Italia a, ormai, prossime elezioni. Ma Cottarelli troverà i voti in Parlamento? Senza l’appoggio, almeno di una parte, di Lega o M5S, sarà durissima per non dire impossibile.