Il colloquio di ieri mattina tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio sembra aver dato i suoi frutti. Sono stati numerosi i punti sui quali i leader dei due partiti hanno trovato un accordo. E ora si discute su colui che dovrà essere il nuovo premier.
Il nuovo contratto stipulato tra le parti è costituito da circa 40 pagine contenenti 22 punti, tra i quali sono presenti il reddito di cittadinanza, la rivisitazione della legge sui vaccini e i trattati UE.
Una novità riguarda la volontà di chiudere tutti i campi rom, compresi quelli regolari. Tra venerdì e domenica, il documento verrà votato dagli elettori dei due partiti: voto online per i militanti pentastellati, consultazione al gazebo per i leghisti. Ma la consultazione degli elettori non è l'ultimo scoglio che il programma giallo-verde dovrà superare: i due leader, infatti, potranno siglare ufficialmente l'accordo solo dopo aver stabilito il nome del Presidente del Consiglio.
La scelta del prossimo capo del governo rappresenta la parte più ardua delle trattative fra M5S e Lega. Si parla, comunque, di un uomo del Movimento 5 Stelle: tra i nomi più ricorrenti figurano quelli di Luigi Di Maio e Alfonso Bonafede.
In queste ultime ore, però, starebbe circolando un'altra ipotesi, ovvero Emilio Carelli, ex direttore di Sky Tg24. Quest'ultimo, pur non avendo rifiutato la candidatura, ha comunque fatto un passo indietro, ribadendo tutto il suo sostegno a Di Maio. La Lega, invece, avrebbe la titolarità del Ministero degli Interni e di un altro dicastero di "peso" (si è parlato del Ministero dello Sviluppo Economico).
Dal Cremlino: "Buon segno", ma l'UE avverte: "riducete deficit e debito"
Berlusconi, in queste ore, ha confermato le sue posizioni circa il nuovo governo, chiarendo che lo sosterrà solo sui punti programmatici più importanti per il futuro del Paese.
Dal Cremlino sono giunti segnali di approvazione per l'inserimento nel contratto dell'intenzione di annullare le sanzioni UE alla Russia.
Dalla Francia, invece, Macron ha commentato gelido: "Bisogna accettare quello che i popoli decidono. Non so quali saranno le posizioni del nuovo governo italiano". Subito dopo, il presidente francese ha speso parole di apprezzamento per Sergio Mattarella: "C'è una parte di incertezza a questo stadio, ma ho anche un elemento di fiducia perché il Presidente della Repubblica Mattarella ha indicato che il governo dovrà lavorare con l'Ue".
Intanto l'Unione Europea, tramite il vicepresidente della Commissione, Valdis Dombrovskis, ha avvertito: "Il governo che verrà rispetti le regole di bilancio e riduca deficit e debito che sono fattori di rischio". E sempre dall'estero, esattamente dalla Bulgaria, sono giunte le dichiarazioni del premier uscente Paolo Gentiloni che, di fatto, si è allineato con quanto trapelato dall'UE: "L'Italia non abbandoni la rotta europeista, ci sarebbero conseguenze".
Le reazioni delle Borse
Per quanto riguarda i mercati finanziari, la notizia del buon esito delle trattative fra Lega e Movimento 5 Stelle ha generato un miglioramento dell'andamento dei titoli della Borsa di Milano: Ftse Mib ha segnato un +0,29% (23.801 punti). Riscontri positivi anche da parte delle Borse delle principali piazze europee, con Londra a +0,7%, mentre Francoforte e Parigi sono a +0,9%.
La Bce, intanto, monitora la situazione italiana, come affermato dal vice-presidente uscente Vitor Constancio, il quale ha rivelato che lo spread è rimasto nei limiti, ma che comunque bisognerà controllarne l'andamento nei prossimi mesi, periodo in cui, in base alle decisioni politiche che verranno prese in Italia e negli altri paesi dell'Unione Europea, l'economia potrebbe migliorare o peggiorare. Lo spread, nel frattempo, è sceso sotto i 150 punti base, giungendo a quota 147. Il titolo decennale del Tesoro, invece, è di 2,10%.