Il Consiglio dei Ministri ha dato l’ok al controverso Decreto legge firmato Salvini in materia di sicurezza e immigrazione. Il Dl, da settimane fermo per dubbi di costituzionalità inerenti soprattutto le norme sull’immigrazione, può finalmente proseguire il suo iter. Un decreto che servirà 'per contrastare con più forza mafiosi e scafisti, ad espellere più velocemente delinquenti e finti profughi, a ridurre i costi dell’immigrazione, a togliere la cittadinanza ai terroristi, a dare più potere alle forze dell’ordine', dice Matteo Salvini.
Nel decreto è presente una stretta sul diritto d’asilo e un ampliamento dei reati che possono comportare il rifiuto o la revoca della protezione internazionale, come per esempio nel caso di traffico di droga, violenza sessuale, furto e violenza a pubblico ufficiale. Per i richiedenti asilo è previsto il fermo della domanda anche in caso di condanna in primo grado o pericolosità sociale. Il Decreto legge, tuttavia, rassicura il ministro degli Interni, non è blindato e il Parlamento lo potrà arricchire.
Numerose le critiche al Decreto legge Salvini
Da più parti provengono le critiche al decreto, centrosinistra in prima fila, ed è già nel mirino dei giuristi la norma sulla cittadinanza revocabile in caso di condanna definitiva e in generale le norme per contrastare l’immigrazione.
Lia Quartapelle (Pd) è convinta che il decreto permetterà solo la creazione di più immigrati irregolari e l’aumento dell’insicurezza senza fare passi avanti sui rimpatri. L’ex ministro dell’interno Marco Minniti, ospite di Circo Massimo su Radio Capital, parla di 'decreto insicurezza', sicuro che in questo modo si produrranno solo risultati opposti a quelli desiderati. L’Anpi parla addirittura di 'Apartheid giuridico'. Il governo rimane tuttavia compatto in difesa del Dl Salvini. Il ministro dell’Interno, prossimo alla partenza per Tunisi dove incontrera il presidente Beji Caid Essebsi e il ministro dell’Interno Hichem Fourati per parlare di rimpatri ed espulsioni, continua ad andare avanti perché 'a lamentarsi è solo la sinistra' e le misure sono di 'buonsenso' dice.
Il ministro della Giustizia Bonafede definisce 'equilibrata' la norma appena approvata e il premier Conte rassicura che non stiamo assistendo a nessun arretramento sui diritti e “non cacciamo nessuno dall'oggi al domani, ma rendiamo più efficace il sistema dei rimpatri".
La commissione europea esaminerà il decreto
Sul decreto legge in materia di sicurezza e immigrazione non mancherà il parere dell’Unione Europea. Mina Andreeva dichiara da Bruxelles che la Commissione valuterà ed esaminerà il decreto non appena sarà legge, perché per ora resta solo una proposta del governo. Ci sarà da verificare 'la compatibilità della nuova legge con il diritto comunitario', tenendo comunque presente che 'la protezione umanitaria', oggetto controverso del giro di vite del decreto Salvini, 'non è regolata dall'Ue'.