L’approvazione della nota di aggiornamento al Def, ribattezzata la ‘Manovra del popolo’ o ‘manovra del cambiamento’, è arrivata alla fine di un lunghissimo ed estenuante vertice iniziato alle 16 e terminato poco dopo le 21 di ieri sera. I due vicepremier Luigi di Maio e Matteo Salvini, decisi a fissare il deficit al 2,4% si sono a lungo confrontati con il premier Giuseppe Conte, il ministro degli Affari Europei Paolo Savona e il ministro dell’Economia Tria sino al raggiungimento di un’intesa. Pochi minuti prima delle 23 la nota di aggiornamento al Def viene approvata dal Consiglio dei Ministri.
A detta del premier si tratta di una manovra ‘ragionevole e coraggiosa’ contenente ‘il più consistente piano di investimenti pubblici mai realizzato’. Parlamentari e attivisti M5S festeggiano.
La ‘manovra del popolo’: 27 miliardi di spesa e deficit fissato al 2,4%
La ‘manovra del popolo’ libererà circa 27 miliardi di euro. Nell’accordo, valido per tre anni, sono state mantenute molte delle promesse della campagna elettorale di Lega e M5s. La ‘manovra del popolo’ prevede un abbassamento delle tasse al 15% per più di un milione di lavoratori, il superamento della Legge Fornero con quota 100 e un investimento di 8 miliardi e l’estensione del diritto alla pensione per oltre 400.000 persone. La manovra include, inoltre, la chiusura delle cartelle di Equitalia e numerosi investimenti per strade e scuole.
Escluso l’aumento dell’Iva per cui vengono stanziati 12,5 miliardi. In programma la creazione di un Fondo di 1,5 miliardi per i truffati dalle banche. Agli investimenti si dovrebbe affiancare anche una riorganizzazione, insieme a tagli, della spesa pubblica improduttiva.
Preoccupazioni per le reazioni di Europa e mercati
Numerose le preoccupazioni per la decisione di fissare il deficit al 2,4%.
Si teme, infatti, la bocciatura della legge di bilancio da parte della Commissione Europea e la reazione dei mercati, con conseguente rialzo del ‘temutissimo’ spread. Tuttavia, i due vicepremier, decisi a non andare allo scontro con l’Ue, mostrano tranquillità, convinti che la ‘manovra del popolo’ valga un piano di investimenti coraggioso per la crescita dell’Italia e che i mercati sapranno apprezzare.
‘Saremo credibili’ esulta Di Maio mentre Matteo Salvini dichiara che anche nel caso arrivi una bocciatura da parte di Bruxelles, si andrà avanti con la Manovra per ridare ‘energia, lavoro, speranza e fiducia’ agli italiani. Il leader della Lega e il leader pentastellato si dicono ‘soddisfatti’ della manovra. Luigi Di Maio, in particolare, è entusiasta del via libera al reddito di cittadinanza che, a suo parere, con un investimento di 10 miliardi di euro, permetterà di cancellare la povertà, di restituire un futuro a sei milioni e mezzo di persone e di rilanciare il mercato del lavoro.