Nella giornata di ieri, il Giornale ha pubblicato un audio di Rocco Casalino, risalente al 16 agosto. Nella registrazione, il portavoce di Palazzo Chigi si lamenta con i giornalisti di essere continuamente assillato dalle loro domande e di essere già stato costretto a saltare Ferragosto. Le opposizioni, appena saputa la notizia, lo hanno criticato, definendo il suo comportamento un'offesa per le vittime di Genova, che proprio in quei giorni hanno perso la vita per il crollo del Ponte Morandi. Adesso sono arrivate le scuse di Casalino.

Le scuse di Casalino dopo l'audio contestato

"Basta, non mi stressate la vita. Io ho pure diritto a farmi magari un paio di giorni, che già mi è saltato Ferragosto, Santo Stefano, San Rocco, Santo Cristo. Mi chiamate come pazzi", queste le parole di Rocco Casalino nell'audio Whatsapp che ha inviato ai giornalisti, 'colpevoli' di chiamarlo continuamente. A fine audio, Casalino ha detto ai giornalisti che sarebbe stato lui a dare le notizie sulla possibile linea di governo dopo la tragedia.

Le opposizioni sono immediatamente insorte. Il senatore Matteo Renzi ha criticato Casalino in un tweet, accusandolo ironicamente di pensare al ponte di Ferragosto dopo il crollo del Ponte Morandi. Anche il segretario del Pd, Maurizio Martina, è intervenuto con un tweet, chiedendo nuovamente le dimissioni di Casalino, che offenderebbe Genova e i genovesi.

Sono, poi, arrivate le scuse del portavoce di Palazzo Chigi: "Sento di dover chiedere scusa per l'effetto prodotto da un mio audio privato finito sui giornali. Nelle mie parole non c'è mai stata la volontà di offendere le vittime di Genova. Offende, invece, l'uso strumentale che alcuni giornali stanno facendo di questa tragedia".

Anche dal governo c'è chi è intervenuta in difesa del portavoce di Palazzo Chigi: "Ha sbagliato, ma si è già scusato", dice il vicepremier Luigi di Maio. Il ministro alle Infrastrutture Danilo Toninelli, anche lui più volte bersaglio delle polemiche sui social, invece afferma: "Me ne frego altamente degli audio rubati".

I precedenti

Il portavoce di Palazzo Chigi, Rocco Casalino, è già finito al centro delle polemiche nelle scorse settimane, sempre a causa di un audio inviato su Whatsapp ai giornalisti. In quell'occasione, ha minacciato una "mega vendetta" sui tecnici del Mef, nel caso in cui non avessero trovato i fondi necessari per coprire le spese del reddito di cittadinanza. Anche in quel caso, le opposizioni hanno chiesto a gran voce le dimissioni di Casalino, ma è arrivato in suo aiuto il sostegno del ministro Di Maio e del premier Conte.

Casalino ha anche dovuto difendersi dalle polemiche, nate in seguito ad un articolo de L'Espresso, che rivelava il suo stipendio annuo di 169 mila euro lordi, superiore a quello del premier [VIDEO].