Egidio Verzini, l'ex avvocato difensiore di Karima el-Mahroug meglio conosciuta con il nome di Ruby Rubacuori, la presunta amante minorenne dell'allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, ha fornito alcune forti dichiarazioni alla stampa. Secondo quanto afferma il legale, la sua assistita all'epoca dei fatti - era l'anno 2011 - avrebbe ricevuto la cifra di ben cinque milioni di euro tramite una banca di Antigua, la Commercial Bank, su un conto corrente bancario di un istituto di credito con sede in Messico.

Sulla vicenda, immediata è stata la risposta del legale difensore del Cavaliere, l'avvocato Niccolò Ghedini che afferma che si tratta di un racconto totalmente falso e preannuncia una querela ai danni di Verzini.

La vicenda

L'avvocato Egidio Verzini sette anni fa fu uno dei legali difensori della ragazza di origini marocchine spacciata per la nipote dell'allora presidente dell'Egitto, Hosni Mubarak. Sul 'caso Ruby', Verzini ha scelto di venir meno all'obbligo che gli avrebbe imposto il segreto professionale per quello che egli stesso definisce un 'dovere morale ed etico'. Secondo le parole del giurista, rilasciate agli organi di stampa, Berlusconi avrebbe sborsato due milioni di euro nelle tasche di Luca Risso, allora compagno di Ruby, e tre milioni alla stessa Ruby per comprare il loro silenzio.

Verzini non è nuovo a questo genere di dichiarazioni. Già qualche anno fa, infatti, aveva raccontato che la sua assistita aveva intenzione di costituirsi parte civile nel processo, ma che poi questo non avvenne a causa di alcuni interventi esterni. L'ex avvocato dell'avvenente ragazza marocchina è stato ascoltato anche dai pubblici ministeri del processo 'Ruby ter', per il quale Silvio Berlusconi è ancora in attesa di giudizio, insieme ad altri 27 imputati per il reato di corruzione in atti giudiziari.

La replica dell'avvocato di Berlusconi

Non è tardata ad arrivare la risposta dell'avvocato Niccolò Ghedini, storico difensore del Cavaliere che ha dichiarato: 'Le parole dell'avvocato Verzini sono completamente destituite di ogni fondamento e saranno perseguite in sede legale'.

Ghedini precisa che non vi sono mai stati rapporti nè diretti nè indiretti tra Berlusconi e Verzini (o Luca Risso) per far ottenere somme di denaro a Karima el Mahroug e che il proprio assistito era totalmente all'oscuro della reale età della ragazza marocchina, così come stabilito da una notissima sentenza definitiva della Suprema Corte di Cassazione.