Le parole di Elio Lannutti sui protocolli dei Savi di Sion hanno sollevato un polverone, i cui strascichi si stanno rilevando anche in aula. Particolarmente accorato è stato l'intervento della senatrice del Partito Democratico Valerio Fedeli che è intervenuta molto duramente. Quello dell'esponente dem è stato un vero e proprio attacco dal modus operandi del partito pentastellato, trasformatosi in un vero e proprio appello a fermarsi "prima che sia troppo tardi".

Le sue affermazioni sono state accompagnate dagli applausi scroscianti dei suoi colleghi di partito che hanno condiviso l'invettiva verso i grillini.

Parole dure della Fedeli

L'ennesima invettiva del Partito Democratico contro il Movimento Cinque Stelle arriva da Valeria Fedeli che, in maniera decisa, racconta come, in questo momento e secondo lei, l'Italia debbia confrontarsi con una forza politica che, per certi versi, rappresenterebbe un controsenso. "Non potete - afferma con decisione e rivolgendosi ai grillini- guidare l'Italia e contemporaneamente continuare a distruggerla, indebolirla, a minare la sua credibilità internazionale a colpi di bufale negazioniste, razziste, antisemite e discriminatorie".

Secondo la sua opinione le ultime uscite rappresenterebbero qualcosa persino in grado di mettere in pericolo la reputazione dell'intera nazione. "Vedete - incalza - l'Italia è un grande paese che non merita di essere trascinato così in basso in una gara continua tra voi forze di governo, a chi la spara più grossa, a chi sparge odio, più negazionismo, più violenza".

L'appello diventa chiaro

Come si può notare dalle parole espresse dall'esponente del Partito Democratico l'attacco non riguarda unicamente il Movimento Cinque Stelle, ma sfiora in maniera evidente anche la Lega. In conclusione del suo intervento si dedica ad un appello piuttosto chiaro. "Vi prego, fermatevi ora, prendete - continua Valeria Fedeli - dei provvedimenti, c'è in gioco l'Italia.

La nostra credibilità, l'educazione, l'istruzione ed il futuro dei giovani che ci guardano e ci giudicano per ciò che diciamo in queste Aule". A quel punto dai banchi delle opposizioni, con particolare riferimento a quelli del Partito Democratico, partono degli applausi convinti: "Vi prego fermatevi davvero prima che sia troppo tardi". Non è difficile pensare che questo appello faccia parte del gioco delle parti, ma che ovviamente cadrà nel vuoto.