Donald Trump e il sogno americano che sta tramontando. L'emblema di un paese ormai arrivato alla fine della propria epopea. Una nazione ormai avviata al proprio destino e allo sbando, guidata da un Presidente che è vittima del suo ego smisurato. Trump rischia di essere il Presidente meno amato e peggiore della storia americana. L'ultimo scandalo in ordine di tempo arriva dalle parole del fondatore di Amazon, Jeff Bezos, che accusa David Pecker, proprietario di American Media e molto vicino all'attuale Presidente degli Stati Uniti, di averlo minacciato di divulgare foto private riguardanti il magnate di Amazon su una sua presunta relazione extraconiugale se il suo quotidiano, il Washington Post, non fosse stato più "accomodante" con il presidente.

Jeff Bezos riporta in un post le mail inviate da American Media e accusa anche indirettamente Donald Trump

Le mail contengono immagini extraconiugali che riguardano il proprietario di Amazon e Laura Sanchez, il proprietario di Amazon, già uomo più ricco del pianeta è in fase di separazione con la sua attuale compagna, non desidera pubblicare le foto ma nemmeno far parte di ricatti politici finanziari. Dal canto suo Trump tira dritto come ha sempre fatto durante il suo mandato. Non nuovo ad usare termini poco cortesi con le donne, ad additare alle fake news le sue debacle politiche, anche in questo caso accusa duramente Amazon di concorrenza sleale e di non pagare le tasse, attaccando anche il Washington Post, giornale controllato da Jeff Bezos, reo di danneggiare l'immagine del suo governo.

Un'altra grana per Donald Trump in arrivo riguarda il trattato delle armi nucleari

Potremmo tornare alla guerra fredda e il mondo ripiombare nell'incubo nucleare. Trump fissa per oggi, venerdì otto febbraio la scadenza alla Russia. Il Tycoon accusa Mosca di aver violato più volte il trattato INF. Flebile anche la speranza di un ripensamento, difatti ci vogliono sei mesi prima che gli USA possano ritirarsi dal trattato, nonostante questo Trump sembra intenzionato a non trattare. Il Trattato sulle armi nucleari fu sottoscritto nel 1987 dagli Stati Uniti e dall'Unione sovietica. I presidenti erano Ronald Reagan e Mikhail Gorbaciov. L'accordo sino ad oggi è stato una delle pietre miliari del disgelo che portò alla fine della guerra fredda.

Grazie all'accordo furono distrutti 2.692 missili, 846 americani e 1.846 russi. Il 29 gennaio nel poligono di Kapustin Yar, nella regione meridionale di Astrakhan, la Russia, secondo fonti di intelligence americane, ha lanciato missili da crociera a propulsione nucleare. Questo gesto potrebbe portare il gelo tra le parti in causa. Anche l'Iran rincara la dose, potrebbero perdonare l'America delle false accuse sul nucleare mosse allo Stato asiatico, ammesso che riconosca il legittimo piano nucleare del governo Rohani.