"Le misure contenute nel contratto di governo stipulato da Lega e Movimento 5 Stelle regalano speranza e dignità agli italiani", sono le parole del Premier Giuseppe Conte dopo la fine della terza lettura in Senato e l'approvazione definitiva del cosiddetto decretone che dovrà essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Il Senato approva il decreto
Con 150 voti favorevoli, 107 contrari e 7 astenuti, infatti, il maxi decreto unico su Quota 100 e reddito di cittadinanza ha superato l'iter parlamentare con il disco verde da parte dei senatori di Palazzo Madama.
Numerosi gli emendamenti approvati riguardanti misure in materia previdenziale presentati da Lega e Movimento 5 Stelle. Si tratta dell'innalzamento della soglia dai 30 mila ai 45 mila euro per la liquidazione del Trattamento di Fine Servizio per i dipendenti del pubblico impiego con la possibilità di ricorrere ad un prestito bancario con interessi a carico dello Stato. Tuttavia, la possibilità viene estesa anche ai dipendenti della Pubblica Amministrazione già in quiescenza.
Eliminata la finestra per i lavori gravosi
Inoltre, è stata eliminata anche la finestra temporale per i lavoratori addetti alle mansioni prevalentemente faticose: questa categoria di lavoratori che deciderà di andare in pensione richiedendo l'Ape Sociale o il pensionamento anticipato con il meccanismo della Quota 41, non dovrà più attendere la finestra dei tre mesi dalla maturazione dei requisiti.
Nessun tetto d'età, invece, per quanto riguarda il riscatto agevolato degli anni di laurea fermo restando il limite temporale del 1996. Per coloro che, invece, sono privi di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995, è prevista una detrazione pari al 50 %.
Stando a quanto affermato da "Tgcom24", inoltre, è stato trovato l'accordo con le Regioni per l'assunzione di sei mila navigator che dovranno occuparsi di inserimento nel mondo del lavoro o in un percorso di formazione professionale i percettori del reddito di cittadinanza oltre alla possibilità di colmare i buchi contributivi attraverso la pace contributiva: potranno essere saldati, infatti, in dieci anni attraverso il pagamento di 120 rate mensili.
Sarebbero previste, inoltre, nuove assunzioni nella Pubblica Amministrazione al fine di coprire i vuoti derivanti dal pensionamento anticipato con Quota 100: da luglio, infatti, potrebbero essere banditi circa 1.300 nuovi posti di lavoro nella giustizia e 500 nei beni culturali.