La notizia della morte del maresciallo dei carabinieri, Vincenzo Carlo Di Gennaro, ammazzato a colpi di pistola nella cittadina di Cagnano Varano, in provincia di foggia, ha sconvolto l’opinione pubblica e stretto nel cordoglio intorno alla famiglia tutti i rappresentanti istituzionali. Sospettato dell’omicidio di Di Gennaro e del ferimento di un altro militare è il pregiudicato di 64 anni Giuseppe Papantuono, ora in stato di fermo.
Ma al momento le accuse a suo carico non sono ancora state formalizzate. Tra le diverse reazioni politiche subito giunte attraverso i media, spicca quella del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha espresso il suo “cordoglio e profondo dolore”. Ma anche i vertici del governo, Premier Giuseppe Conte e Vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini in testa, non hanno fatto mancare parole dure nei confronti del presunto killer.
Il post di Matteo Salvini: ‘Contrario alla pena di morte, favorevole all’ergastolo’
Il leader della Lega Matteo Salvini, poi, è andato anche oltre, decidendo di mettere alla gogna il presunto assassino pubblicando la sua foto in primo piano su FB e condendo il post con una riflessione sulla sua personale contrarietà alla pena di morte, ma sulla ferma volontà di assicurare per sempre alle patrie galere l’autore di un crimine così efferato.
Ergastolo si, pena di morte no, dunque. “Io sono contro la pena di morte - questo il pensiero del Ministro dell’Interno - ma un infame che ammazza un uomo, un carabiniere che sta facendo il suo lavoro, non merita di uscire di galera fino alla fine dei suoi giorni”. Una posizione abbastanza chiara che, però, ha scatenato comunque i più bassi istinti dei suoi sostenitori social.
Le reazioni dei suoi sostenitori sui social: ‘Per alcuni reati ci vuole la pena di morte’
A Matteo Salvini, infatti, è bastato solo nominare le tre paroline magiche ‘pena di morte’ (consciamente o inconsciamente, questo non lo sapremo mai), per aprire un infuocato dibattito virtuale nello spazio dei commenti al post. Centinaia di migliaia di commenti, reazioni e condivisioni in poche ore che lasciano poco spazio su quella che è l’idea del popolo leghista sul ‘caso Foggia’.
“Io invece sono convinta che per certi crimini la pena di morte sia l’unica cosa giusta”, si permette di contraddire il Capitano Sabrina F. “Io la pena capitale la darei a quei magistrati che li lasciano fuori”, prova ad alzare il tiro Lucia S. “Per alcuni reati ci vuole la pena di morte: omicidio, pedofilia, terrorismo, per questi reati sarebbe necessaria”, scende più nel ‘tecnico’ Chris A. “Pena capitale per certi delitti. Ma purtroppo abbiamo il vaticano tra le pa... in Italia”, se la prende invece con la Chiesa cattolica Alessandro M. Ma la teoria dei commenti favorevoli alla pena di morte è praticamente infinita.