Da diversi giorni sta facendo discutere il caso che vede coinvolta l'imbarcazione olandese della Sea Watch e della sua comandante, la ragazza di origine tedesca Carola Rackete. L'arresto della capitana della nave dell'organizzazione umanitaria non governativa sta causando diverse reazioni nel mondo politico italiano, specialmente da parte dei partiti e dei movimenti collocati nella sinistra.

Oltre a ciò, c'è da segnalare che la controversa vicenda che interessa l'ONG tedesca sta avendo eco anche a livello internazionale e in ambito europeo.

L'attacco di Francia e Germania: 'I porti chiusi rappresentano una violazione del diritto internazionale marino'

Lo stato d'arresto della capitana della Sea Watch 3 è stato duramente criticato da parte di alcuni importanti rappresentanti dei governi di Germania e Francia. Andando maggiormente nei dettagli e stando ad un articolo d'approfondimento del Messaggero, il Ministro degli Esteri della Francia Christopher Castaner ha sostenuto che l'attuale governo italiano sta perseguendo una 'Politica dei porti chiusi' che sarebbe in contrasto con il diritto internazionale del mare.

Dal canto suo, il ministro degli Esteri tedesco Heiko Mass ha decisamente criticato l'arresto della Rackete dichiarando che il salvataggio dei vite umane non dovrebbe essere demonizzato e criminalizzato.

La reazione del Ministro dell'Interno italiano: 'La difesa delle frontiere nazionali deve essere un dovere'

La risposta di Matteo Salvini non si è fatta assolutamente attendere. Difatti, riporta un articolo dell'agenzia AGI, il politico della Lega Nord e ministro dell'Interno ha fortemente criticato le prese di posizione della Germania e, specialmente, della Francia. Per essere più specifici, Salvini ha detto che il governo dell'Italia non deve prendere ordini da nessuno e tanto meno da una nazione come la Francia che, ha aggiunto il ministro, si è resa responsabile dei bombardamenti sulla Libia e ha chiuso Schengen.

Inoltre, il segretario leghista ha affermato che la difesa dei confini nazionali non deve essere intesa come un diritto ma come un vero e proprio dovere.

In seguito alle affermazioni di Salvini, si è fatto sentire anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti. Intervistato dai microfoni di Sky Tg24, lo stesso politico di spicco della Lega ha sostenuto che l'arresto di Carola Rackete è stato giusto e che il governo ha cercato di far prevalere il buon senso e il rispetto delle leggi. Indubbiamente, c'è da ribadire che queste drastiche prese di posizione avranno delle ripercussioni nel mondo della politica italiana ed europea.