Solito appuntamento con l'editoriale di Marco Travaglio su Il Fatto Quotidiano. Solito concentrato di concetti in cui il giornalista non usa giri di parole per manifestare chiaramente il proprio punto di vista critico nei confronti della politica italiana. Stavolta, sotto la sua lente d'ingrandimento, finiscono diversi partiti. La base del suo ragionamento riguarda il caso Sozzani, al centro di un'indagine giudiziaria.

A far andare su tutte le furie Travaglio c'è il fatto che praticamente tutti i partiti abbiano votato per il diniego dell'utilizzo delle intercettazioni telefoniche per il parlamentare, con l'eccezione del Movimento Cinque Stelle.

La Lega attaccata dal Pd su diverse vicende

Il partito che, negli ultimi mesi, è stato maggiormente sulla cresta dell'onda mediatica è stato indubbiamente la Lega. E non solo perché Matteo Salvini ha trainato il Carroccio verso percentuali impensabili, ma anche perché si sono destate parecchie polemiche attorno a vicende come quelle che hanno riguardato i famosi "quarantanove milioni", il caso Siri e, ultimamente, i presunti finanziamenti provenienti dalla Russia.

Tra i partiti dell'opposizione che hanno avuto la posizione più dura nei confronti del movimento leghista c'è stato sicuramente il Partito Democratico. E sono proprio i 'dem' i primi tirati in ballo nell'editoriale di Marco Travaglio, il cui presupposto è esattamente tirare in ballo lo sdegno manifestato a chiare lettere dal Pd per le vicende che hanno coinvolto la Lega.

Travaglio parla di Casta e Cosca

"Non credetegli. E' - tuona - tutta commedia, sceneggiata, ammuina". A quel punto Travaglio spiega come, nonostante davanti alle telecamere i partiti si sforzino per dirsene di tutti i colori, lontano da occhi indiscreti si comportino diversamente. In riferimento ai parlamentari del Partito Democratico racconta come abbiamo votato "a braccetto con Lega e Forza Italia per negare ai giudici di Milano il permesso di usare le intercettazioni a carico di Diego Sozzani".

Si tratta, come detto, di un deputato che fa capo a Forza Italia, la cui vicenda viene spiegata nel dettaglio da Marco Travaglio, secondo il suo punto di vista, nell'editoriale.

Travaglio poi si scatena contro quello che sembra quasi essere un sistema messo in piedi dai partiti, con l'eccezione del Movimento Cinque Stelle che ha votato Si. "E' - evidenzia - la regola aurea della Casta anzi della Cosca: cane non morde cane, ladro non disturba ladro".

"Lega, Pd E Fi - denuncia- a favore di telecamere se le danno di santa ragione, ma nel chiuso della giunta si salvano i rispettivi inquisiti". Parole come al solito dure e che faranno discutere quelle di Travaglio.