È un Luca Bizzarri che manifesta apertamente il proprio dissenso nei confronti di un tweet di Luigi Di Maio. Il popolare attore e comico genovese si spoglia dei panni di uomo di spettacolo e si veste da critico per quella che è stata l'uscita del Ministro degli Esteri. In particolare, il capo politico del Movimento Cinque Stelle ha scelto di esternare, attraverso Twitter, un proprio giudizio personale sulla mafia in genere e sulla sentenza relativa ai fatti di "Mafia Capitale". A Luca Bizzarri non va proprio giù che un Ministro della Repubblica anteponga la locuzione "per me" ad un giudizio sulla mafia e ad un commento sulla sentenza di un processo.

Luca Bizzarri aveva tirato frecciate a Salvini ad agosto

Occorre precisare che non è la prima volta che Luca Bizzarri sceglie di parlare da cittadino di un politico che occupa un ruolo rilevante all'interno delle istituzioni.

Lo scorso 13 agosto, ad esempio, non aveva mancato di lanciare una frecciata a Matteo Salvini nei giorni in cui era nata la crisi di governo. In quel caso sottolineava come l'allora vice premier e Ministro dell'Interno si trovò a dire no ad una cosa a cui, fino a poco tempo prima, diceva si, almeno nella sua ricostruzione. Stavolta ciò che non riscontra il suo favore è il modo in cui Luigi Di Maio si approccia alla sentenza di 'Mafia capitale'

Bizzari pone in risalto il ruolo della Magistratura

Riprendendo un tweet del capo politico del Movimento Cinque Stelle, si rivolge al Ministro in maniera ironica chiamandolo semplicemente con il suo nome di battesimo.

"Oggi - evidenzia Luca Bizzarri - Luigi ci fa sapere cos'è la mafia per lui". La premessa viene chiarita dal prosieguo del testo, quando inizia a sottolineare come la voglia di esporre il proprio pensiero personale, finisca quasi per mettere in secondo piano organi più competenti. "Non - prosegue Bizzarri - per i magistrati, per la Cassazione, per chi democraticamente deve deciderlo".

Questa sorta di involontaria delegittimazione operata da Di Maio suscita una certa ironia nelle parole dell'attore. "Domani - sottolinea in maniera sarcastica - ci dirà cosa è lo stupro, dopodomani l'omicidio colposo". Parole a cui seguono altre espressioni eloquenti rispetto al suo pensiero in merito: "Per lui", sottolinea ancora una volta.

E la definizione a cui affida la chiosa del suo tweet non è certo più tenera. Alla fine, infatti, definisce Di Maio "il Ministro degli esteri e del per me".

Qualcuno lo riprende per aver sottovalutato il fatto che Di Maio avrebbe anteposto il per me per sottolineare il proprio approccio sociale e non giuridico alla cosa, ma la risposta di Luca Bizzarri è ferma: "Chi commette i reati lo decide la magistratura, poi c'è il bar dove ognuno dice la sua.

Se sei Ministro al bar non ci vai e rispetti le istituzioni che rappresenti".