L’audizione di Giuseppe Conte al Copasir e l’inchiesta di Report sul Russiagate all’italiana che potrebbe coinvolgere la Lega di Matteo Salvini. Questi due fatti, all’apparenza distanti tra loro, continuano a riempire le cronache politiche di questi giorni, con accuse reciproche scambiate tra il Presidente del Consiglio e il leader leghista. Anche il giornalista Nicola Porro prova ad inserirsi nella diatriba prendendosela con il Premier e con i colleghi giornalisti i quali, invece di fornire risposte e scrivere articoli sulla inusuale visita in Italia compiuta dal Ministro della Giustizia americano William Barr, puntano il dito contro Salvini invitandolo a rispondere lui sul Russiagate leghista.

Porro è scatenato contro Conte. Gli dà del tu quando lo invita a rispondere sul ruolo dei nostri servizi segreti. Non pago, il giornalista se la prende anche con la trasmissione Report che secondo lui racconta “minc...”.

Nicola Porro: ‘Nessuno si cag… Giuseppi fino al tweet di Trump’

“La questione fondamentale di oggi che a me fa impazzire è che finalmente il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte viene convocato dal Copasir”, esulta Nicola Porro nella sua consueta rubrica-video Zuppa di Porro. “Prima questione - attacca subito il conduttore di Quarta Repubblica - il Premier continua ad avere la delega ai servizi segreti e non la molla, zitto e muto. Seconda questione - prosegue - in Italia il 14 agosto arriva il Ministro della Giustizia americano Barr.

Si vede, pare addirittura in Ambasciata, con il capo dei servizi segreti italiani. E pare che si sia visto per ottenere dei documenti e delle carte rispetto a un misterioso professore che insegnava alla Link University. È come se il Ministro della Giustizia italiano, Alfonso Bonafede, andasse direttamente dal capo della Cia o dell’Fbi”, chiosa ironicamente.

Poi prosegue il racconto. “Conte viene convocato dal Copasir - punta il dito contro il Premier - anche perché dopo due o tre giorni da questo incontro arriva un tweet di Donald Trump in favore di ‘Giuseppi’. Ma perché mettere in relazione quell’incontro con il messaggio di Trump? - si domanda dandosi subito la risposta - Perché fino a quel momento nessuno se lo cag… a Giuseppi.

Dopo che il Ministro americano arriva in Italia e incontra i nostri servizi segreti bypassando tutti quanti, Trump diventa un po’ più affettuoso nei confronti di Conte”.

Porro difende Matteo Salvini prendendosela con Report

Nicola Porro sembra poter perdere definitivamente la pazienza da un momento all’altro. “Il Premier si presenta al Copasir e che cosa esce dal Copasir? Salvini deve spiegare i rapporti con Savoini. Allora vale tutto - si infuria - oggi Repubblica titola: ‘Salvini risponda su Mosca’. Ma ca…, ma rispondi tu caro Conte sui motivi per i quali un Ministro della Giustizia americano si può presentare direttamente al capo dei servizi italiani. È l’unica banale cosa alla quale lui avrebbe dovuto rispondere.

Poi Salvini, il tuo ex alleato, può essere anche un mostro, ma tu stavi lì per rispondere a questa roba qua. L’unica risposta che ha dato è ‘Barr non l’ho incontrato’. E invece avrebbe dovuto incontrare lui e non i sevizi segreti”. Insomma, a Porro non va proprio giù che la stampa abbia rigirato la frittata. E, infatti, se la prende con i giornalisti che godono nel titolare contro il leader della Lega e fanno i titoli che gli detta “er mutanda”, cioè Rocco Casalino, il capufficio stampa del Premier. “Report è diventato una specie di gigante perché tutte le minc... che dicono nelle loro inchieste sono sempre cose buone o giuste - conclude poi la sua invettiva - una trasmissione pagata dal contribuente che odia le imprese e Salvini”.