Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha presentato alla Farnesina il decreto interministeriale sui rimpatri. Tale provvedimento era già stato annunciato dallo stesso leader dei 5 Stelle durante una puntata di Dritto e rovescio, il programma televisivo di Rete 4 condotto da Paolo Del Debbio. Esso prevede la riduzione da due anni a quattro mesi dei tempi relativi al rientro dei migranti che siano sprovvisti del diritto di accoglienza nei propri Paesi d'origine. Sono ben tredici gli Stati inclusi nel provvedimento, interessati alla riduzione delle procedure di rimpatrio.

"Su questo argomento si è ancora all'anno zero ed anche nei quattordici mesi precedenti non si è riusciti a fare niente", ha dichiarato Di Maio riferendosi al periodo in cui Matteo Salvini ricopriva il ruolo di Ministro dell'Interno. "Questo è un provvedimento che non vuol fare rumore, bensì i fatti. Accogliere tutti i migranti non è sicuramente la cosa giusta. Il passo fondamentale è bloccare le partenze. Il provvedimento non è assolutamente in contrapposizione al decreto sicurezza ed è necessaria una forte azione diplomatica che abbia come obiettivo quello di stabilizzare la Libia", ha poi continuato il ministro degli Esteri. Infine, quest'ultimo ha asserito che il decreto sul dimezzamento dei tempi riguardanti il rimpatrio dei migranti è frutto di un lavoro di squadra e non ha esitato a rivolgere i suoi ringraziamenti al ministro della giustizia Alfonso Bonafede, al presidente del Consiglio Giuseppe Conte ed all'attuale ministra dell'Interno Luciana Lamorgese per avere preziosamente collaborato ai lavori.

L'intervento di Bonafede

Alla conferenza stampa, il ministro degli Esteri Di Maio è stato affiancato dall'attuale ministro della giustizia Alfonso Bonafede, il quale ha incentrato il suo discorso sull'aumento delle richieste di protezione internazionale pendenti in gran parte dei tribunali d'Italia, che nei primi sei mesi del 2019 sono arrivate a superare addirittura la soglia di settanta mila.

"Verranno ridotti i tempi per l'esame delle domande e tutto il sistema sarà non solo più semplice, ma anche più veloce. Non mancherà una valutazione caso per caso, ma non saranno previste le condizioni per la protezione internazionale in mancanza di prova contraria", ha dichiarato Bonafede nel corso della conferenza stampa.

L'accordo con i 13 Stati

Il provvedimento prevede la riduzione da due anni a quattro mesi dei tempi necessari per il rimpatrio dei migranti provenienti da Marocco, Tunisia, Algeria, Kosovo, Bosnia, Albania, Serbia, Capo Verde, Macedonia del Nord, Senegal, Montenegro, Ghana e Ucraina. ll leader dei 5 Stelle Luigi Di Maio ha annunciato che prossimamente si recherà in alcuni di questi Stati per cercare di accelerare le procedure di rimpatrio dei migranti. Lo stesso Di Maio ha dichiarato che per completare il progetto sarà necessario l'intervento della cooperazione allo sviluppo, per i cui lavori è previsto il "fondo rimpatri", che, sebbene adesso disponga di somme irrisorie, potrà in seguito arrivare fino a cinquanta milioni di euro.