Federico Rampini colpisce al cuore la sinistra e finisce per meritarsi l’elogio di Matteo Salvini. Il noto giornalista, da tempo trasferitosi negli Usa, non ha mai nascosto le sue simpatie di sinistra. Ma, allo stesso tempo, negli ultimi anni, non ha mai mancato di far sentire la sua voce per criticare quella che oggi si definisce sinistra, lontana secondo lui anni luce dal Pci dei tempi di Enrico Berlinguer.
Ospite di Corrado Formigli a Piazzapulita giovedì scorso, 14 novembre, Rampini ha rampognato nuovamente i compagni. Stavolta il tema al centro del discorso è stata la città di Bologna e il degrado in cui sarebbe piombata. Parole di pietra a poco più di due mesi dalle elezioni Regionali, con la Lega che potrebbe strappare al centrosinistra anche questa regione ‘rossa’. Per Rampini Bologna sarebbe diventata peggio del Bronx. Giudizio che gli è costato la reprimenda dell’esponente Pd Livia Turco, ma anche le lodi del capitano del Carroccio.
Piazzapulita, la denuncia di Federico Rampini: ‘A Bologna ho paura a uscire dopo le 22:00’
“Bologna la frequento e la conosco bene da tanti anni, perché avevo 20 anni quando facevo il giornalista del Pci ai tempi di Enrico Berlinguer - racconta Federico Rampini ospite di Piazzapulita - ci andavo spesso perché quella era la nostra vetrina. Era la città meglio amministrata d’Italia, forse d’Europa. Aveva servizi sociali fantastici, meravigliosi, di cui andavamo fieri. Ma voglio ricordare che il Pci di quegli anni era anche un partito d’ordine, che era per la legge, il rispetto delle regole, la sicurezza dei cittadini. Io oggi quando torno a Bologna - prosegue nella sua denuncia contro gli ex ‘compagni’ - se la sera devo dormire in un albergo vicino alla stazione, ho paura a uscire dopo le 10:00 di sera.
Eppure io sono uno che vive a New York, frequento anche il Bronx. Però quelle situazioni di degrado che voi avete fatto vedere a proposito di Ferrara ci sono anche nel cuore di Bologna, perché la stazione è praticamente in centro. Ecco - si infervora Rampini - questa è una sinistra molto diversa rispetto a quella dei tempi di Berlinguer. È una sinistra che ha abbracciato per tante ragioni la cultura del permissivismo, per cui gli spacciatori di droga sono meritevoli di compassione perché chi sa quanto disagio sociale c’è dietro di loro. Sono meritevoli di compassione a maggior ragione se sono nordafricani. E questo significa dimenticare il vecchio popolo della sinistra che vive proprio in quelle situazioni di degrado e abbandono.
C’è paura, c’è insicurezza. E a quel popolo che era di sinistra la classe dirigente di questa sinistra non riesce più a parlare”.
La reazione indignata di Livia Turco e l’esultanza di Matteo Salvini
Insomma, una denuncia che lascia senza parole non solo lo studio di Piazzapulita, ma anche gli esponenti del Pd, ad eccezione di Livia Turco. La Politica dem scrive un lungo fondo sul quotidiano Huffington Post per spiegare a Federico Rampini cosa sia veramente la sinistra. “L’ho ascoltato e non osavo credere alle mie orecchie, c’è un limite ad insultare la sinistra - si indigna la Turco - c’è un limite a cavalcare la retorica sul buonismo della sinistra. Insomma, secondo lei il giornalista non sarebbe una persona veramente di sinistra.
Reazione totalmente agli antipodi, invece, quella di Matteo Salvini il quale condivide il video-denuncia di Rampini sui suoi canali social, commentando con un eloquente: “Giornalista di sinistra smonta i buonisti”.