A più di due mesi dalle elezioni Regionali, in programma il 26 gennaio prossimo, la campagna elettorale in Emilia Romagna è già entrata nel vivo da diversi giorni. Giovedì 14 dicembre il leader della Lega Matteo Salvini ha aperto ufficialmente la corsa leghista alla poltrona di governatore presentando la candidata del Carroccio, Lucia Borgonzoni, durante una convention tenuta al PalaDozza. Migliaia i presenti, ma in numero inferiore rispetto alla contro manifestazione organizzata in piazza Maggiore da quattro ragazzi, auto nominatisi sardine, che con un flash mob pubblicizzato sui social sono riusciti a riunire circa 12mila persone.

Un successo inaspettato che ha dato nuovo ossigeno ai partiti di centrosinistra che ora sperano di poter sconfiggere Salvini. Ma, secondo alcuni leghisti, il cui sfogo è stato raccolto dal Corriere della sera, la manifestazione delle sardine non è stata apartitica, dietro infatti potrebbe esserci lo zampino di un Assessore comunale.

Matteo Salvini e i sospetti leghisti sulla vera natura delle sardine

Matteo Salvini e la Lega sono preoccupati. Il successo non previsto della manifestazione di piazza Maggiore a Bologna rischia di mischiare le carte in tavola al Carroccio che vedeva sempre più vicina la vittoria elettorale anche in Emilia Romagna. Se lunedì 18 novembre a Modena, dove Salvini si recherà per un comizio, dovesse ripetersi nelle stese proporzioni il fenomeno delle sardine, si dovrà sicuramente correre ai ripari ripensando, almeno in parte, la strategia elettorale leghista.

Forse è per questo che il capitano sui social si è mostrato ‘morbido’ nei confronti dei giovani accorsi in piazza per protestare contro di lui, parlando di “curiosità genuina” nei loro confronti ed esprimendo “profondo rispetto”. Ma nella Lega, oltre alla carota, si prepara anche il bastone. “In realtà l’iniziativa è assai meno apartitica di come la si vuole presentare - rivela infatti al Corriere della Sera un leghista definito ‘di primo rango’ - nasce dall’ispirazione di un assessore comunale”.

E, inoltre, aggiunge la gola profonda, molti dei giovani riuniti in piazza Maggiore erano studenti fuori sede che quindi non voteranno il 26 gennaio.

Il quotidiano Libero fa il nome dell’ex Assessore Matteo Lepore

Ma a quale Assessore comunale fa riferimento il misterioso esponente della Lega? È il quotidiano Libero a fornire la (sua) risposta.

“Non si fanno nomi, anche se qualcuno sospetta che i leghisti si riferiscano a Matteo Lepore, tra i primi ad aderire alla manifestazione”, si legge sul giornale fondato da Vittorio Feltri. In realtà Lepore, nato proprio a Bologna nel 1980, da febbraio 2017 ricopre, su delega del Sindaco Virginio Merola, il ruolo di Presidente del Comitato di indirizzo della Destinazione Turistica Metropolitana. In precedenza, dal 2011 al 2016, Lepore aveva ricoperto l'incarico di assessore all’Economia e promozione della Città, Turismo, Relazioni Internazionali e Agenda Digitale. A far saltare la mosca al naso ai leghisti i suoi frequenti contatti con associazioni legate alla sinistra.