Grande tensione fra gli Stati Uniti e Cina dopo che Donald Trump ha firmato la legge 'Hong Kong Human Rights and Democracy Art' emanata dal congresso americano che sostiene le proteste democratiche iniziate dai manifestanti di Hong Kong e quindi fortemente in contrasto con Pechino, 'Ho firmato questa legge nel rispetto del presidente Xi e il popolo di Hong Kong in modo che si trovi una soluzione in maniera pacifica'.
La risposta della Cina
La risposta della Cina non si è fatta sicuramente aspettare. Infatti si è espressa fortemente contraria a questa decisione avvisando gli Stati Uniti di non agire negli affari di Pechino altrimenti ci saranno contromisure che gli Stati Uniti saranno obbligati a rispettare. La Cina con un comunicato stamattina ha accusato gli Stati Uniti di agire con un secondo fine.
Inoltre la Cina ha convocato l'ambasciatore Usa Terry Branstad chiedendo la fine delle interferenze di Washington negli affari interni di Pechino. Invece esultano i manifestanti di Hong Kong che speravano nell'intervento degli Stati Uniti.
Cosa sancisce la legge
La legge firmata da Donald Trump impone all'amministrazione americana un controllo periodico o almeno annuale dell'effettiva autonomia di Hong Kong e che quindi se rilevasse che la città è sottomessa a Pechino che ha legato la legge all'intero sistema cinese, dovrà trattare con il territorio applicando gli stessi dazi. Il vero scopo della manovra sta probabilmente nel fatto che il presidente americano continua ad applicare un pressing sull'economia commerciale cinese.
Circa 1300 aziende americane hanno sede a Hong Kong con circa 85 mila lavoratori americani che lavorano lì con un interscambio che vale circa 67,3 miliardi di dollari. Questo fa sì che sia difficile che gli Stati Uniti entrino in forte contrasto con il territorio cinese.
Le conseguenze
Lo stesso Joshua Wong (leader delle proteste) si è detto molto favorevole alla presa di posizione da parte degli Stati Uniti con le manifestazioni che continuano da circa sei mesi. La stessa camera di commercio americana ha fatto presente allo stato le possibili innumerevoli conseguenze indesiderate della norma. Ma il vero dubbio sta se quest'atto metterà in stand by 'la fase uno' dell'accordo commerciale sui dazi.
Pechino con la sua risposta ha mostrato una posizione molto forte ma nonostante ciò è molto interessata a questa legge visto che i dazi imposti dagli Stati Uniti hanno rallentato molto l'economia cinese. Quindi ci sono due possibilità: la prima è che Hong Kong venga presa in considerazione come pedina di scambio dalle due super potenze per ottenere i propri interessi e la seconda è che le due pratiche vengano svolte in modo separato.