Rinunciare alle sponsorizzazioni a carattere politico. Questa la nuova decisione dell'importante piattaforma Twitter, annunciata dall'amministratore delegato Jack Dorsey proprio attraverso colpi di tweet.

"Un messaggio politico guadagna quando le persone decidono di seguire un account o ritwittarlo.

Pagare per raggiungere rimuove quella decisione, forzando messaggi politici altamente ottimizzati e mirati sulle persone. Riteniamo che questa decisione non debba essere compromessa dal denaro", questo il messaggio scritto da Jack Dorsey nelle scorse ore.

La scelta di Twitter

Non una censura, bensì un inno alla libertà di espressione, la quale diffusione non può essere comprata. Un vero e proprio piano strategico che mira a ridurre i rischi che comporta la sponsorizzazione on line, poiché essa oggi costituisce un sostanziale veicolo di contenuti che in poco tempo e in maniera esponenziale raggiungono milioni di utenti (successivi potenziali elettori), sensibili a tali contenuti. Proteggere l'integrità dell'utenza, promuovere la libertà di pensiero e lottare contro la disinformazione, costituiscono la base sulla quale Twitter intende muoversi.

Un obiettivo controcorrente e soprattutto una scelta coraggiosa, poiché oggi più di ieri, le inserzioni pubblicitarie costituiscono un peso notevole sul bilancio economico societario.

A differenza di Twitter invece, Facebook (altra famosa piattaforma social) continuerà con la propaganda Politica a pagamento, adottanto una posizione totalmente opposta.

Zuckerberg si è espresso a riguardo, in seguito al sollevamento della questione, e ha affermato chiaramente che il suo social non intende rinunciare alle inserzioni politiche a pagamento, poichè "è complicato farlo".

La pubblicità politica e l'influenza sugli elettori

La pubblicità on line è potente e abbastanza efficace, al punto di influenzare notevolmentevoti e decisioni elettorali.

E' bene diffondere messaggi politici, ma la diffusione per mezzo di inserzioni pagate può degenerare in rischi che Twitter non vuole più correre. Era il 2016 quando ciò è successo in America con Donald Trump, e in vista delle nuove elezioni 2020, ci si è prevenuti per evitare quanto già accaduto possa verificarsi un pò ovunque nel mondo. Dal 22 novembre 2019 Twitter adotterà le nuove regole, che saranno precedute da una pubblicazione ufficiale nei giorni precedenti a questa data.

Inserzioni a pagamento o no, è bene che ci sia un'adeguata informazione diffusa tramite i social e che le campagne elettorali vengano svolte con modus operandi corretto e trasparente da parte di tutti.