Matteo Renzi avrebbe ordinato ai parlamentari di Italia Viva di dare avvio ad un incessante “martellamento” contro il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, con l’intenzione di arrivare ad una sua sostituzione a Palazzo Chigi. Ci sarebbe anche il nome del successore di Conte: Dario Franceschini, attuale Ministro della Cultura in quota Pd. A riportare questo retroscena sono diversi quotidiani, tra cui Repubblica, in un pezzo firmato da Tommaso Ciriaco e pubblicato venerdì 24 gennaio.

Il corsivista del quotidiano fondato da Eugenio Scalfari adombra la possibilità che anche il leader uscente del M5S, Luigi Di Maio, possa non essere contrario a questa iniziativa. La presunta volontà di Renzi, inoltre, potrebbe comprendere anche la possibilità di dare vita ad un governo di “unità nazionale” di cui faccia parte anche Silvio Berlusconi con la sua Forza Italia.

Il retroscena di Repubblica: Renzi pronto a chiedere un nuovo Premier già da lunedì

Come appena accennato, secondo il giornalista Tommaso Ciriaco, autore del pezzo di Repubblica sul futuro del governo giallorosso, Matteo Renzi si starebbe preparando a chiedere un nuovo Presidente del Consiglio già da lunedì prossimo.

La parola d’ordine che il leader di Italia Viva avrebbe imposto ai suoi fedelissimi, riferisce Ciriaco, sarebbe “martellamento”. Un martellamento continuo nei confronti di Conte finalizzato ad indurlo a dimettersi. L’intenzione di Renzi sarebbe infatti quella di “sostituirlo”.

Matteo Renzi e l’idea Franceschini a Palazzo Chigi

Il nome più gettonato tra i possibili successori di Giuseppe Conte a Palazzo Chigi, rivela Repubblica, al momento sembra quello di Dario Franceschini, attuale capo delegazione del Pd al governo e Ministro della Cultura. A corroborare le intenzioni di Renzi ci sarebbe anche la recente mossa compiuta da Luigi Di Maio, il quale ha deciso di abbandonare la guida Politica del M5S in aperta polemica con i suoi “pugnalatori” annidati all’interno del Movimento.

Ma, aggiunge Tommaso Ciriaco, sarebbe ancora sul tavolo l’ipotesi di un “esecutivo di unità nazionale” di cui faccia parte anche Forza Italia di Silvio Berlusconi.

Conte e Pd starebbero osservando le mosse di Renzi

Il corsivista di Repubblica aggiunge però che il Pd e lo stesso Giuseppe Conte non sarebbero d’accordo con Matteo Renzi, ma starebbero osservando le sue “mosse”, senza però comprendere appieno il suo scopo. Insomma, una vigilia del voto regionale “drammatica”, quella che si starebbe vivendo a Palazzo Chigi. Nonostante gli appelli di Franceschini a mantenere la “calma”. In caso di sconfitta in Emilia-Romagna, infatti, Conte sarebbe chiamato ad un “triplo salto mortale”. Ovvero: “Tenere a bada Renzi”, “Gestire di Di Maio”, trovare una “soluzione che non faccia perdere la faccia al Pd”.