Nicola Porro sostiene che il modello adottato dall’Italia contro il Coronavirus non sia affatto un “esempio meraviglioso”, come dichiarato recentemente dalla Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Anzi, secondo il giornalista, quello italiano sarebbe “il più schifoso che c’è”. Per rafforzare la sua tesi, Porro cita il caso della Corea del Sud, ripreso da diversi organi di stampa tra cui il quotidiano Repubblica, come vero modello virtuoso.

Anche se il Paese asiatico, che sembrava uscito brillantemente dalla crisi, ha fatto registrare un nuovo picco di casi di coronavirus nelle ultime ore. Secondo il conduttore di Quarta Repubblica la soluzione sta nell’individuare tutti i malati contagiosi e nell’isolare solo quelli. Necessari dunque tamponi a tappeto.

Nicola Porro: ‘Corea e Italia hanno iniziato insieme il contagio da coronavirus’

Durante la sua quotidiana rassegna stampa pubblicata sui social, Nicola Porro invita ad un certo punto i suoi fan a leggersi l’articolo pubblicato dal quotidiano Repubblica sul caso della Corea del Sud.

“La Corea e l’Italia - spiega il giornalista - hanno iniziato insieme il contagio da coronavirus. Però lì i contagi si sono fermati a 8.600, con circa 90 morti, mentre in Italia i contagi sono a 47mila e i morti più di 4mila”. Quello che Porro vuole cercare di spiegare è che, secondo lui, “il modello italiano fa schifo”, visto che “abbiamo più morti di tutti, più ospedali incasinati di tutti, più contagi di tutti e meno libertà di tutti quanti gli altri”.

Porro: ‘In Corea hanno fatto tamponi su tutti, monitorando solo i positivi’

“Quindi è il modello più schifoso che c’è, possiamo dirlo che è il più schifoso, il più inefficace? - ripete più volte Porro alzando il tono di voce - Lo possiamo dire o dobbiamo far finta che il nostro è il modello più bello?

Quello coreano, che è partito con noi, ha avuto molti meno morti e molti meno contagiati. Sapete che cosa hanno fatto? - chiede allora polemicamente - Tamponi su tutti. E quelli che risultavano positivi venivano monitorati, attraverso la violazione della privacy solo per loro, e le città non sono state chiuse”.

‘Dovete limitare la libertà solo ai contagiosi, non al 99,9%’

“Quindi quello che voglio dire - completa poi il suo ragionamento Porro - è che dovete individuare i malati contagiosi e a quelli limitate la libertà. Non al 99,9% della popolazione. Questo è implicito nel modello della Corea del Sud. Poi oggi Ursula von der Leyen - afferma facendo riferimento alle dichiarazioni della Presidente della Commissione Ue - dichiara al Corriere della Sera: ‘Italia esempio meraviglioso’.

E allora è perfetto, questa ci dice che l’Italia è l’esempio meraviglioso. Abbiamo più morti di tutti, abbiamo gli ospedali che non sanno dove trovare le persone e saremmo un esempio meraviglioso? Sotto quale profilo? Fino a ieri eravamo il dannato d’Europa. Si passa da un eccesso all’altro”, conclude.