I concorsi per la stabilizzazione dei precari della Scuola hanno rappresentato ancora oggetto di discussione all'interno del governo. Il vertice notturno a Palazzo Chigi del 22 maggio e quello di ieri hanno in parte 'sbrogliato la matassa', attraverso una mediazione proposta dal premier Giuseppe Conte. Gli insegnanti verranno assunti da settembre a tempo determinato per un anno, sulla base dei titoli e dell'anzianità di servizio.
Entro l'autunno dovrebbe poi tenersi il concorso nazionale, selettivo e senza crocette per la stabilizzazione vera e propria.
Le divergenze politiche
Ieri notte, verso le 23:00, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha chiamato a raccolta la maggioranza, che nel corso di queste ultime settimane ha a lungo dibattuto sulle modalità d'assunzione dei nuovi insegnanti. E senza intesa i giallorossi hanno corso il rischio di dover delegare al Senato il decreto scuola. Il vertice di ieri a Palazzo Chigi è apparso suddiviso in due schieramenti: la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina isolata come mai, da un lato e i capigruppo del Senato e i capidelegazione di maggioranza dall'altro.
E il presidente del Consiglio doveva scegliere da che parte stare, così ha optato per bruciare le speranze della ministra Azzolina.
I partiti contrari alla proposta della ministra
Giuseppe Conte aveva già accennato alla ministra per telefono che avrebbe sconfessato la sostanza del suo progetto: "Non possiamo spaccarci per la scuola, ci giochiamo tutti la faccia". In opposizione al piano di Lucia Azzolina si sono schierati il Pd, Leu e Italia Viva con Davide Faraone, il quale ha sottolineato la necessità di attuare un "concorso serio", senza crocette. Anche alcuni sindacati si sono dimostrati contrariati alla proposta della ministra dell'Istruzione, come il segretario della Flc Cgil, Francesco Sinopoli, che ha asserito: "Il fatto che si possa selezionare qualcuno con un test a crocette è una prospettiva atroce".
Il concorso straordinario slitta in autunno
L'idea della Ministra era quella di fissare il concorso in piena estate, dal 27 luglio al 3 agosto, nonostante l'emergenza Coronavirus, attraverso un quiz a risposta multipla (per via dei tempi stretti). Ma il resto del governo si è opposto sia ai tempi di concorso che alle crocette; infatti, il sottosegretario Leu, Peppe De Cristofaro e la collega del Pd, Anna Ascani hanno riportato l'ipotesi di rinviare il concorso per la stabilizzazione dei 32mila docenti al prossimo anno. E hanno anche minacciato di mandare sotto il governo al Senato con un emendamento al decreto scuola a prima firma Verducci.
A questo punto Conte ha chiesto a tutti "responsabilità" e ha suggerito alla ministra Azzolina di tornare sui suoi passi, attraverso un breve rinvio del concorso a dopo l'estate. In più il concorso si terrà con prova selettiva e senza crocette, al fine di rispettare la "meritocrazia", così come stabilito dal premier.