La Scuola chiusa e i genitori che, con l'avvio della Fase 2, dovranno tornare alla propria postazione di lavoro: è un problema che momentaneamente tante famiglie si trovano ad affrontare. Nell'intervista concessa a 'Il Fatto Quotidiano', pubblicata sull'edizione cartacea del 4 maggio, la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina parla dell'ipotesi di alternare la presenza a scuola degli alunni nel momento in cui dovrebbero riprendere regolarmente le lezioni in classe il prossimo mese di settembre: "L'idea riguarderebbe soltanto i più grandi, la cui presenza in casa non metterebbe in difficoltà i genitori.
Abbiamo garantito un investimento di 165 milioni di euro per sostenere la didattica a distanza e ora dobbiamo capire dove intervenire ulteriormente".
L'ipotesi per gli alunni più piccoli
Per quanto concerne i bambini più piccoli, la ministra Azzolina immagina un altro scenario: la scuola potrebbe riaprire in maniera 'alternativa', attraverso la cooperazione con associazioni per l'utilizzo di parchi, ville, spazi verdi e teatri. "Si tratterebbe di una scuola del tutto innovativa - dice - e all'interno del Miur, il professor Patrizio Bianchi sta modulando varie proposte in rapporto alle diverse fasce d'età e ai territori. Stiamo cercando di costruire una scuola migliore".
La scuola che si prospetta a settembre
In merito alla ripresa delle lezioni il prossimo mese di settembre, Lucia Azzolina ribadisce che occorrerà prima constatare l'evolversi della situazione, in quanto l'emergenza Coronavirus è una problematica mai affrontata prima d'ora. Aggiunge inoltre: "Coloro che adesso stanno polemizzando tanto sulle politiche educative, prima non si erano mai interessati.
Ed alcuni di loro hanno fatto tagli all'istruzione dei quali stiamo ancora subendo le conseguenze. Adesso bisogna solo collaborare: è semplice seminare il malcontento, più difficile è trovare delle soluzioni concrete".
La ministra ringrazia genitori, docenti e tutti coloro che hanno collaborato alla didattica a distanza
Lucia Azzolina ha poi aggiunto un pensiero per tutti coloro che hanno reso possibile la didattica a distanza, dunque i docenti, ma anche i genitori da casa.
"Un grazie a tutti loro e oggi voglio anche rassicurare il personale scolastico: nessuno chiederà un aumento delle ore frontali. I genitori sono stati invece i veri protagonisti di questi mesi: si sono sacrificati in funzione della didattica a distanza e ora abbiamo il dovere di guidarli verso la Fase 2. Vanno aiutate soprattutto le donne che lavorano e per questo stiamo lavorando con la ministra Elena Bonetti".
Nel corso dell'intervista si è puntata l'attenzione anche sulle politiche scolastiche adottate dalla Francia che ha prima annunciato la riapertura e poi ha fatto in parte retromarcia, soprattutto sui licei. "Si tratta di un paragone difficile da fare - afferma la Azzolina - anche perché questa situazione è stata riportata in Italia come prova della nostra inefficienza; poi del fatto che il Governo francese ha fatto il 'dietrofront' nessuno ha parlato. Comunque conosco il ministro francese Blanquer e penso che stia facendo un buon lavoro".