Pierpaolo Sileri punta il dito contro il Comitato tecnico-scientifico. Il viceministro della Salute racconta a La Verità della mancata condivisione di informazioni importanti da parte del CTS. Stando alle sue affermazioni, in passato non avrebbe avuto accesso ad alcuni verbali e addirittura avrebbe preso visione di circolari o delibere dai quotidiani.

Il viceministro ha evidenziato che non ha potuto partecipare in prima persona alle riunioni del Comitato. Ha aggiunto che in determinate occasioni i Dpcm gli sono arrivati da altri Ministeri ma non dal suo.

Sileri ha dei dubbi sul Cts

Il viceministro della Salute Sileri ha denunciato a La Verità presunte pratiche scorrette attuate dal Comitato tecnico-scientifico durante la gestione della crisi sanitaria. Il problema principale risiederebbe in una mancanza di comunicazione tra Ministero e Cts. In un primo momento, il medico romano non poteva partecipare alle riunioni o accedere ai verbali. Solo in seguito ha potuto inviarvi in sua vece un osservatore.

L'esponente del Movimento 5 Stelle ha affermato, inoltre, di aver appreso delle notizie dalla televisione o dai giornali, invece di esserne informato personalmente in qualità di membro del governo.

La denuncia del viceministro della Salute

"Ho sempre un ritardo nel sapere cosa accade nel Comitato", ha raccontato Sileri a Luca Telese.

Nel dettaglio, ha spiegato che ci sono state delle occasioni in cui non ha potuto avere accesso a dei verbali perché erano "secretati". Quindi ha chiarito: "Mi dicevano: non sono secretati ma non puoi leggerli".

Per risolvere questa situazione, insieme alla sottosegretaria Sandra Zampa è riuscito a far inserire degli osservatori (senza potere deliberativo) del Ministero della Salute durante le riunioni del Comitato.

A questo punto, Sileri ha riportato un aneddoto curioso. La moglie lo avrebbe informato per prima del caso di due persone positive alla Covid-19 nella città di Roma: "Gli uffici non mi avevano detto nulla - ha dichiarato - a nessuno di noi, né a me, né alla sottosegretaria Zampa".

Lo sfogo di Sileri sul Cts

Pierpaolo Sileri si è chiesto se sia normale ricevere dei documenti come il Dpcm da un altro Ministero piuttosto che dal suo.

Così come non gli sembra possibile che debba scaricare una delibera o una circolare dal Corriere della Sera piuttosto che riceverla direttamente dagli uffici competenti.

Il medico capitolino ritiene che sia inaccettabile questa condotta e che si debba garantire a tutti la possibilità di lavorare con serenità: "Penso a chi deve trovare una cura e deve poter fare il suo lavoro con tutti gli strumenti possibili".

Il viceministro ha rimarcato che è in gioco il futuro del paese e: "Non ci si può permettere tentennamenti o indecisioni". Bisogna ricordare che Sileri aveva già rilasciato delle dichiarazioni simili domenica sera, 17 maggio, al programma Tv Non è l'Arena in onda su La7.