Ieri sera, sabato 29 agosto, al Twiga Beach Club di Marina di Pietrasanta, Daniela Santanchè ha rivolto un appello alla clientela invitandoli a non ballare per rispettare le regole anti-Coronavirus. Ha poi lamentato di essere diventata il capro espiatorio dei mali nazionali insieme all'amico Flavio Briatore.
La senatrice di Fratelli d'Italia gestisce, infatti, l'esclusivo stabilimento balneare in Versilia di proprietà di Briatore, al centro di polemiche dopo un concerto improvvisato del cantante Nek.
Nell'occhio del ciclone, è finito anche l'imprenditore piemontese risultato positivo alla Covid-19, e con lui una sessantina dei 90 dipendenti del Billionaire di Porto Cervo.
Santanchè: 'È sotto gli occhi di tutti che ci stanno massacrando'
L'altra sera, Daniela Santanchè ha aperto la serata al Twiga invitando la clientela a evitare di ballare, come disposto dall'ultimo decreto del ministro della Salute, Roberto Speranza, che ha chiuso le discoteche in tutta Italia. Restano aperte solo quelle che funzionano da bar-ristorante. La senatrice di Fratelli d'Italia ha postato un video nelle sue storie Instagram nel quale sale sul palco del locale e dice ai clienti: "Vi faccio perdere due minuti del vostro tempo, ma ho veramente un appello da farvi: se per cortesia possiamo rispettare le misure, che magari non ci piacciono, che magari possiamo contestare, però dobbiamo essere responsabili.
Quindi io vi prego, se volete bene al Twiga e anche un po' a me, stasera non potete ballare". Santanchè ha chiesto anche di non fare foto o video perché creerebbero una falsa prospettiva e "potrebbe sembrare che siamo assembrati".
Quindi, l'imprenditrice ha protestato che sia lei che l'amico Briatore starebbero subendo una gogna mediatica, sarebbero diventati "armi di distrazione di massa, ma pazienza abbiamo le spalle grosse". Ha concluso il breve discorso annunciando "con orgoglio" ai presenti che il personale del Twiga ha effettuato il tampone Covid-19, tutti sono risultati negativi, e ha incassato gli applausi del pubblico. Santanchè ha dato pubblicamente l'informazione sui tamponi dopo le critiche per un ballo fatto con il compagno proprio al Twiga.
Santanchè, Briatore in isolamento nella sua casa milanese
Santanchè e Briatore sono stati contestati anche per la vicenda del ricovero in ospedale, lunedì scorso, del fondatore del Billionaire. L'amica senatrice, nei giorni scorsi, aveva svelato ai media che una prostatite, e non la Covid-19, sarebbe stato il motivo del ricovero di Briatore all'ospedale San Raffaele di Milano. Versione confermata dal diretto protagonista che ha riferito di aver scoperto di essere positivo quando, come succede a ogni paziente, gli è stato fatto il tampone in ospedale.
Proprio in quei giorni era affiorata la problematica del Billionaire di Porto Cervo dove si era sviluppato un focolaio. I dipendenti avrebbero cominciato ad accusare sintomi del virus prima di Ferragosto, ma il locale non si sarebbe fermato.
La procura di Tempio Pausania ha aperto un fascicolo, per ora senza indagati né ipotesi di reati, per accertare tempi e modalità dei contagi.
Sabato, Briatore ha lasciato l'ospedale ed è andato a stare dall'amica Santanchè, avendo a disposizione un'ala indipendente dell'abitazione milanese della senatrice di Fratelli d'Italia. In essa, Briatore trascorrerà la quarantena, secondo le indicazioni degli stessi sanitari del San Raffaele, e nel rispetto delle regole di sicurezza sanitaria sul coronavirus che non gli consentono di rientrare nella sua residenza di Montecarlo.
Concerto al Twiga, le scuse di Nek
Lo scorso mercoledì sera, 26 agosto, il cantante Nek si è esibito al Twiga Beach Club. Nel locale, l’accesso è possibile soltanto a coloro che hanno prenotato un tavolo per cenare ed ascoltare musica.
Nei video della serata caricati su Instagram, si vedono persone ballare a distanza ravvicinata e senza mascherina, proprio mentre i contagi stanno risalendo in tutta Italia.
A distanza di giorni il cantante, aspramente criticato, ha chiesto scusa ammettendo di aver commesso una leggerezza. Ha scritto via Instagram che il suo non era un concerto, ma un'esibizione improvvisata. Ha ammesso di essersi fatto coinvolgere dall'entusiasmo dei presenti e di aver sbagliato a prendere il microfono e iniziare a cantare. Nek è appena stato scelto da un'azienda modenese come testimonial di una campagna rivolta ai giovani per sensibilizzarli sulle misure di prevenzione contro il contagio.