Come sarà il Natale degli italiani durante la pandemia di coronavirus? I cittadini se lo chiedono, mentre il governo cerca di fornire risposte. Il 3 dicembre scade l’ultimo Dpcm firmato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte nelle scorse settimane. L’intenzione del governo sarebbe quella di permettere alcune riaperture in modo da favorire il commercio e fornire una boccata d’aria all’economia italiana almeno durante le festività.

Per questo motivo a Palazzo Chigi starebbero pensando ad un nuovo Dpcm con cui potrebbe essere permessa la riapertura serale di bar, ristoranti e negozi, anche se non a ridosso delle festività di Natale e Capodanno. Ma le misure allo studio sono diverse.

Dpcm Natale: per la scuola non cambia nulla

L’intenzione del governo di allentare alcune restrizioni attualmente in vigore in vista delle festività natalizie viaggia di pari passo con il timore di una risalita della curva dei contagi da Coronavirus. Per questo motivo il governo Conte starebbe pensando ad un nuovo Dpcm che favorisca spostamenti e commercio in vista dei giorni di Natale e Capodanno, ma senza decretare una sorta di ‘liberi tutti’.

Per quanto riguarda la scuola, ad esempio, non cambierà nulla: università chiuse e didattica a distanza per gli studenti delle superiori, mentre i più piccoli continueranno a frequentare gli istituti scolastici fino alle vacanze di rito.

Ristoranti aperti la sera, ma chiusi a Natale e Capodanno

Discorso totalmente diverso per quello che riguarda attività commerciali e locali pubblici. Dal 4 dicembre, infatti, l’orario di apertura dei negozi potrebbe essere prolungato fino alle 9 o alle 10 di sera, in modo tale da evitare la formazione di assembramenti. Ma anche i centri commerciali potrebbero riaprire i battenti nei fine settimana. Anche a bar e ristoranti potrebbe essere concesso di effettuare nuovamente il servizio serale, ma solo nelle zone gialle e con non più di quattro persone per tavolo.

Un prolungamento di orario che, però, molto probabilmente non sarà valido dall’inizio delle festività. Quindi né a Natale e né a Capodanno.

Possibile allentamento del divieto di spostamento tra Regioni

Anche per quanto riguarda la mobilità interregionale, si ipotizza un allentamento del divieto di spostarsi dalla propria. Ma, anche in questo caso, la paura del governo è che la possibilità di andare a visitare un familiare a Natale si trasformi in una occasione per aumentare la circolazione del coronavirus. Allo scopo di favorire questa mobilità, sarebbe allo studio la possibilità di dichiarare zone rosse soltanto alcune aree, quelle più colpite dal contagio, e non una intera Regione. Esclusa al momento, infine, la possibilità di riaprire le piste da sci.