Dal 24 dicembre al 3 gennaio l'Italia potrebbe diventare interamente zona rossa. Ma non è tutto, perché il Governo starebbe pensando di introdurre un mini-lockdown di otto giorni, salvo tre giornate: 28-29-30 dicembre. In quel caso ai cittadini non sarà consentito neanche lo spostamento all'interno del proprio comune.
La preoccupazione del Presidente del Consiglio
La curva dei contagi da Coronavirus in Italia sta scendendo, ma non come prevedevano gli esperti. Per questo motivo il rischio di una terza ondata di contagi che si incroci con la seconda, non è ancora scongiurato.
Dopo il declassamento di alcune regioni dalla fascia arancione a quella gialla, nel weekend precedente si sono verificati numerosi assembramenti in varie città d'Italia.
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte li aveva definiti: "Comportamenti che destano preoccupazione". Poco dopo, il premier aveva aggiunto che c'era bisogno della necessità di rafforzare il piano natalizio già definito. Dunque, dopo un vertice straordinario fra Stato-Regioni e i Capi delegazione di maggioranza, non si sta affatto discutendo l'ipotesi di allegerire le misure restrittive. Al contrario entro venerdì 18 dicembre potrebbe avvenire uno stravolgimento di scenario.
Le date blindate
Al momento il Governo è spaccato: da un lato ci sono i ministri più rigoristi che vorrebbero delle misure ancora più restrittive; dall'altro invece, c'è chi vorrebbe almeno consentire il minimo degli spostamenti.
In seguito alla nuova riunione avvenuta fra Stato e Regioni, l'ipotesi più quotata è quella di applicare un mini-lockdown per otto giornate.
Le date prescelte per blindare il Natale sarebbero: 24-25-26-27, 31 dicembre e 1-2-3 gennaio. L'idea è quella di impedire pranzi e cenoni in famiglia, in cui il contagio potrebbe prendere il sopravvento se le regole non vengono rispettate.
L'ipotesi è quella di estendere la zona rossa anche per l'Epifania, ovvero il 5 e 6 gennaio. Nel caso venga istituita una "zona rossa Nazionale" ai cittadini non sarà consentito neanche lo spostamento all'interno del proprio comune. Inoltre, a farne le spese saranno anche bar, pub, ristoranti e pasticcerie. A loro si uniranno anche tutti i negozi non alimentari.
I giorni in cui i cittadini e le attività commerciali avranno un po' di respiro potrebbero essere: 28-29 e 30 dicembre. In quelle date potranno essere aperti tutti i negozi che non vendono generi alimentari, compresi bar, ristoranti, pub e pasticcerie. I cittandini invece, potranno muoversi all'interno del proprio comune come stabilito nel dpcm del 3 dicembre.
L'introduzione delle deroghe
Al momento il Governo sta lavorando all'introduzione di alcune deroghe. Il presidente del Consiglio sembra essere orientato a non inserire delle restrizioni per tutte le persone che vogliono presenziare ai riti religiosi. Inoltre, Giuseppe Conte insieme ad alcuni presidenti di Regione potrebbero consentire di allargare gli incontri di famiglia a due congiunti stretti. Nella categoria rientrerebbero i genitori anziani, ma in ogni caso l'incontro dovrà avvenire con tutte le dovute precauzioni.