Lunedì 30 agosto la “National Press and Publication Administration” (NPPA), come riportato dall’agenzia governativa Xinhua, ha pubblicato delle nuove restrizioni per cercare di contrastare la dipendenza dai videogiochi. Le nuove regole prevedono che i minori possano giocare solo il venerdì, il sabato e la domenica dalle 20.00 alle 21.00. Piccola consolazione, i bambini e ragazzi cinesi potranno giocare nella stessa fascia oraria anche durante le feste nazionali.
Questa nuova regolamentazione fa seguito a delle prime limitazioni introdotte nel 2019 che avevano già ridotto il tempo massimo spendibile a videogiocare a 1 ora e 30 minuti giornalieri con divieto di connessione tra le 20 di sera e le 8 del mattino.
Durante il fine settimana e le feste il limite era di 3 ore al giorno.
Il chiaro tentativo di limitare l’uso e abuso per “proteggere efficacemente la salute fisica e mentale dei minori” si accompagna al crackdown dei mesi scorsi ai giganti del tech cinese come Tencent Holdings e Alibaba Group.
Implementazione
L’implementazione di queste regole è a carico delle case produttrici o dei distributori. Dovranno inserire un sistema di login basato sui dati reali dell’utente per verificarne l’età al fine di evitare account falsi. Inoltre, seguendo l’esempio di Tencent, leader del mondo dei Videogiochi, dovranno munirsi di un sistema di riconoscimento facciale per monitore l’identità dell’utente e le ore di gioco.
Xinhua ha inoltre riportato che il NPPA aumenterà la frequenza e la severità dei controlli alle compagnie per verificare che le nuove regole vengano rispettate. Le stesse compagnie di videogiochi dovranno porre un’attenzione maggiore al bene sociale e dovranno rispondere attivamente ai problemi della società.
Reazioni dal web
Su Weibo, il Twitter cinese, già si dubita dell’efficacia di questo sistema perché non è ancora chiaro come facciano a controllare che il minore non usi un account di uno dei genitori. Altri sono attoniti per la severità di tali misure e lamentano la pesante intromissione nella sfera quotidiana e familiare. Alcuni genitori, invece, hanno accolto in maniera positiva questa notizia perché incapaci di far smettere di videogiocare i propri figli.
Mercato dei videogiochi
Il mercato cinese dei videogiochi è il più grande al mondo e vanta circa 665 milioni di videogiocatori, con ricavi previsti per il 2021 di 45 miliardi di dollari, secondo Newzoo. Il 62,5% dei minori gioca ai videogiochi online e il 13,2% gioca per più di 2 ore al giorno a videogiochi online per cellulare. I media statali hanno descritto questo fenomeno come “oppio spirituale” che sta distruggendo una generazione e hanno preso ad esempio il popolarissimo videogioco “Honor for Kings” di Tencent. A seguito di queste limitazioni, le compagnie di videogiochi, non solo cinesi, hanno avuto fluttuazioni sul mercato per lo più al ribasso. Come afferma l’analista Mio Kato, i dubbi e le paure dell’industria videoludica cinese sono legittimi in quanto si va minare la cultura del videogioco per la fascia di età più critica, con potenziali ripercussioni nel futuro. La speranza dell’industria è che Pechino non continui a creare nuove limitazioni, come quella di non approvare nuovi giochi, come accaduto nel 2018.