Dal palco dell'evento 'La Piazza', organizzato da Affari Italiani a Ceglie Messapica (Brindisi), arrivano pareri discordanti in merito all'operato del segretario della Lega Matteo Salvini. Stavolta a dividersi non sono due personaggi di opposte fazioni politiche, ma due rappresentanti di forze tra loro alleate: si sta parlando di Giuseppe Conte, leader del M5S, e del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, di area Pd.

Conte all'attacco di Salvini

Tra Conte e Salvini ormai è guerra aperta. Se il capo del Carroccio gli chiede di fare un passo indietro, il leader pentastellato ribatte ricordandogli i fatti che hanno condotto al recente passo indietro del leghista Claudio Durigon.

Dopo il caso dell'ex sottosegretario all'Economia, Conte assicura che i Cinque Stelle continueranno a vigilare "come un cane da guardia" sulla politica, perché si tratta di un tema di etica pubblica. Sostiene inoltre che, nonostante siano trascorsi ben 22 giorni prima che Durigon si dimettesse, il passo indietro sia arrivato anche grazie al contributo discreto dello stesso presidente del Consiglio Mario Draghi.

Altro tema caldo è senza dubbio quello relativo alla sicurezza e, di conseguenza, all'operato della ministra dell'Interno Luciana Lamorgese. A tal proposito, l'ex premier non solo difende Lamorgese dagli attacchi dell'ex titolare del Viminale, ma per la prima volta critica apertamente i decreti sicurezza da lui stesso firmati quando era premier nel "governo gialloverde".

Quei decreti, afferma Conte, hanno smantellato il sistema di accoglienza condannando all'irregolarità decine di migliaia di migranti.

L'ex premier, insomma, boccia l'operato di Salvini come ministro dell'Interno definendolo, senza mezzi termini, un "fallimento". Una presa di posizione interpretata come un vero e proprio "voltafaccia" da diversi osservatori e politici.

In primis Carlo Calenda, leader di Azione e candidato sindaco di Roma. Conte "è come Salvini", sostiene Calenda, in quanto "afferma tutto e il contrario di tutto". In questo, aggiunge con una punta di ironia, "ha imparato dal leader leghista".

Altro terreno di scontro è rappresentato dal reddito di cittadinanza. Conte lo difende a spada tratta, indicandolo come una misura di civiltà e promettendo battaglia contro il centrodestra e Italia Viva che ne chiedono l'abolizione.

Il leader pentastellato rilancia poi sul salario minimo e sul contrasto alla povertà assoluta. Per Conte si tratta di un grave problema sociale, prima ancora che un imperativo morale, che presto l'Italia dovrà affrontare.

L'elogio di Emiliano

Di tutt'altro tenore le parole del governatore della Puglia, riportate dal quotidiano La Repubblica. Parlando di Salvini, Emiliano lo elogia riconoscendone lo sforzo che sta mettendo per delineare una visione di Paese. Si tratta di uno sforzo, aggiunge Emiliano, che comporta necessariamente dei costi politici. Primo fra tutti, quello di aver scelto di far parte di un governo di unità nazionale. Salvini, conclude il governatore, è un politico che ha una sua onestà intellettuale.

Collegato in videoconferenza, il leader leghista risponde ringraziando gli 8mila sindaci italiani in prima linea. Lavorare per il bene dell'Italia deve essere interesse di tutti, aggiunge Salvini. E a chi gli domanda se stia pensando alla sua premiership, lui replica di sentirsi pronto se gli italiani lo vorranno.

Le reazioni alle parole di Emiliano

L'inaspettato elogio di Emiliano nei confronti di Salvini sta scatenando parecchie reazioni, soprattutto a sinistra. A cominciare da Nichi Vendola, che afferma di non riuscire a spiegarsi il senso delle parole rivolte da Emiliano al "capo dei sovranisti italiani". Se è vero che Salvini sta delineando una visione di Italia, aggiunge l'ex governatore pugliese, è pur vero che si tratta di una visione "terrificante".

Ed è giusto, conclude, che noi stiamo dalla parte opposta.

Sulla stessa linea il senatore dem Dario Stefano, che si chiede con sarcasmo se il sostegno a un sindaco di Casa Pound prima e gli elogi a Salvini poi non siano il preludio per la ricerca di una "alleanza larga" da parte di Emiliano. Del medesimo tono la reazione del segretario regionale di Sinistra Italiana Nico Bavaro, che si domanda se la visione alla quale si riferisce Emiliano non sia quella "dello sblocco dei licenziamenti, dei condoni o di chi strizza l'occhio ai no vax".

Polemici i rappresentanti di Europa Verde, che sostengono che la visione di Salvini sia del tutto antitetica rispetto a quella dei diritti umani e della democrazia.

Fortemente contrario alle parole del governatore anche il segretario della Cgil Puglia Pino Gesmundo, per il quale una visione che contempli egoismo sociale, attacco ai diritti dei lavoratori e xenofobia deve essere "contrastata e rigettata senza equivoci".