Oggi, 18 aprile, ospite d'eccezione della Masterclass Davimedia dell'Università degli Studi di Salerno, è stato il celebre attore e presentatore televisivo Flavio Insinna. Un incontro che è durato due ore, dalle 15:00 alle 17:00, in cui l'artista si è concesso agli studenti senza filtri, raccontando aneddoti della sua carriera, prima e dopo il grande successo. Un racconto in cui Flavio, ancora una volta, ha dimostrato la sua straordinaria capacità di sapersi muovere, con una naturalezza sconvolgente, all'interno di registri emotivi completamente diversi, regalando ai presenti momenti di autentica comicità, intervallati da spunti di riflessione importanti.
Un incontro, in cui già dai primi istanti, si è avuta un'ulteriore conferma della forza dirompente dell'attore, che si è 'rifiutato' di sedersi per stare in piedi tra il pubblico, per tutte e due le ore, quasi a voler cercare un contatto fisico con i partecipanti.
Flavio 'Uno di noi'
Grazie alle domande dei docenti e degli studenti, Flavio Insinnaha avuto modo di raccontarsi apertamente. L'inizio difficile, fatto di provini che andavano puntualmente male e di lavori non pagati, come quella volta in cui si è recato da Roma a Treviso, in piena estate, per un casting ed è stato scartato semplicemente per il suo aspetto fisico. La costanza e l'impegno con cui ha continuato a lottare per riuscire a emergere e fare dell'attore il suo mestiere.
Un racconto fiume in cui si è soffermato molto anche sui preziosi consigli e insegnamenti del suo maestro Gigi Proietti. Ma soprattutto ha colpito il suo stile, il suo modo di esprimersi, il suo modo di giocare con il pubblico, profondamente garbato e rispettoso. Uno stile perfettamente coerente al suo modo di fare televisione, cinema e teatro.
Dunque, sono state due ore davvero piacevoli, trascorse troppo in fretta (come tutti i bei momenti), in cui si è potuto intuire chiaramente anche l'incredibile spessore umano diFlavio Insinna, che ha fatto della coerenza e del rispetto per sé stesso e per gli altri due punti fondanti del suo essere artista e persona perbene. Insomma, un incontro che è scivolato via, lasciando sull'epidermide la gradevole sensazione di aver incontrato un grande artista, che all'occorrenza sa essere semplicementeuno di noi.