La Guardia di Finanza del gruppo di eboli ha sottoposto un funzionario dell'AAMS a un'ordinanza di misura cautelare personale interdittiva per aver garantito, a numerosi commercianti del comune salernitano, le autorizzazioni necessarie per la vendita dei tabacchi in cambio di denaro. Insieme al funzionario sono finiti nei guai anche i suoi intermediari di Eboli e Mercato San Severino.

L'uomo indagato lavorava presso l'Ufficio dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Napoli e per anni è stato ai vertici delle settore di rivendite ordinarie, speciali e patentini dei Monopoli di Salerno: in parole povere rispondeva alle richieste di coloro che necessitavano i permessi per la vendita dei generi di monopolio.

I primi sospetti da parte della Guardia di Finanza sono emersi nell'estate di un anno fa, quando un operatore del settore tabacchi segnalò strani movimenti riguardo il rilascio di un patentino a un esercizio commerciale che in realtà non disponeva dei requisiti richiesti dalla normativa in materia.

Le indagini delle Fiamme Gialle hanno portato al funzionario AAMS di Salerno che chiedeva e otteneva denaro in cambio di alcuni favori a operatori economici intenti a ottenere ciò di cui avevano bisogno per portare avanti la loro attività: si tratta di elevate cifre che potevano giungere fino a 15mila euro per chi conseguiva il patentino per la prima volta, mentre per i commercianti che avevano bisogno di un rinnovo facile e accelerato il prezzo era di circa 5mila euro, il tutto effettuato anche grazie all'aiuto di due suoi collaboratori presenti ad Eboli e Mercato San Severino.

Alla fine, l'uomo è stato inchiodato dopo che la Guardia di Finanza è riuscita a raccogliere una vasta documentazione contenente anche le testimonianze di molti “clienti” del funzionario. Da questo punto in poi, è entrata in gioca la polizia giudiziaria che si è recata presso gli ambienti domiciliari dell'indagato e ha avviato una massiccia perquisizione, alla fine della quale sono stati messi sotto sequestro diversi fascicoli che raccolgono i movimenti compiuti dal funzionario che adesso risulta indagato per aver spinto numerosi commercianti al versamento di ingenti somme di denaro per rilasciargli tutte le autorizzazioni per la vendita dei generi di monopolio e per il conseguente il rilascio illecito dei rinnovi, dichiarando requisiti che i soggetti in realtà non possedevano.