Il mondo delle sigarette di contrabbando ha un nuovo protagonista: 'Campania'. Su molti banchetti, nel centro di Napoli e in provincia, sono venduti a 3 euro pacchetti di sigarette con marchio 'Campania'. Ovviamente si tratta di sigarette di contrabbando che, però, sembrano merce legale. Forse chi le produce vuole ingannare soprattutto i tanti turisti che ogni giorno visitano lo splendido capoluogo campano.
Le sigarette di contrabbando vanno sequestrate
L'ultimo raggiro dei trafficanti si chiama 'Campania'. Sui pacchetti di sigarette ci sono addirittura lo stemma della Regione Campania e i consueti inviti a non fumare, come 'Il fumo nuoce gravemente alla salute'.
A segnalare alla Federazione provinciale le sigarette di contrabbando 'Campania' sono stati alcuni tabaccai napoletani. Si tratta di 'bionde' introdotte illegalmente nel mercato che devono essere assolutamente sequestrate perché danneggiano tutti coloro che lavorano onestamente. Stupisce il fatto che nessuno, neanche le Fiamme gialle e la Polizia, sia riuscito ad individuare e sequestrare i pacchetti di 'Campania'. La maggior parte dei tabaccai è concorde nel ritenere che dietro a questa vicenda vi sia la camorra.
Si indaga sul contenuto delle 'Campania'
Osservando un pacchetto di 'Campania' balza subito all'occhio la scritta 'From Italy Worldwide'; su un altro lato, invece, vi sono scritte come 'I minori non devono fumare', diciture che sanno un po' di presa in giro, visto che si tratta di merce di contrabbando.
I tabaccai e le forze dell'ordine si sono posti varie domande e stanno cercando di capire cosa contengano le 'Campania', sigarette non approvate dal Monopolio di Stato. E' molto probabile che dietro alle 'Campania' ci sia qualche organizzazione criminale che vuole massimizzare il suo profitto sulla salute della gente. E' indubbio, infatti, che il contenuto di tali sigarette sia scadente.
C'è il rischio che tali 'bionde' contengano sostanze tossiche che danneggiano seriamente la salute dei fumatori. Il mercato del contrabbando di sigarette è sempre florido e difficile da ostacolare. A Napoli, durante una conferenza promossa recentemente dalla Philip Morris, è stato anche ipotizzato che dietro al mercato nero delle 'bionde' ci sia il terrorismo.