Le dichiarazioni del premier Mario Monti
Il Sistema Sanitario Nazionale , così come noi lo conosciamo, rischia di non essere più sostenibile. Lo dichiara oggi il Premier Monti, intervenuto in videoconferenza a Palermo, alla presentazione del progetto del nuovo Centro per le biotecnologie e la ricerca biomedica della Fondazione Rimed. Nel tardo pomeriggio Monti corregge il tiro. Una nota di Palazzo Chigi fa sapere che le garanzie di sostenibilità del servizio sanitario nazionale non verranno meno. “Per il futuro è però necessario individuare e rendere operativi modelli innovativi di finanziamento e organizzazione dei servizi e delle prestazioni sanitarie”.
Il Sistema Sanitario Nazionale in cifre
Il SSN, così come noi lo conosciamo, nasce per Legge nel 1978, in ottemperanza dell’art. 32 della Costituzione. Nel 2000 l’Oms lo ha posizionato al secondo posto su una classifica di 191 Paesi sviluppati, dietro solo a quello della Francia. Tale fiore all’occhiello ha però costi elevati. Secondo le stime del Ministero della Salute, nel 2009, lo Stato italiano ha speso per la sanità 109, 669 miliardi di euro, cioè 1.816 euro pro capite. La prime voce di finanziamento è “Iva e Accise” , con un contributo del 46% , seguita da “Irap e Addizionale Irpef”, che contribuisce per il 37%. Al 1° gennaio 2012 in Italia erano presenti 3,82 posti letto per abitante.
Prospettive future
La crisi mette in discussione queste cifre. Ad agosto ci sono stati i primi tagli, a seguito della riorganizzazione dell'assistenza ospedaliera, conseguente al decreto sulla spending review: 7.389 posti letto in meno. Secondo il segretario nazionale dell'Anaao Assomed, Costantino Troise, commentando le affermazioni del premier intervenuto in collegamento a Palermo, "Quando parla di dover trovare nuove modalità di finanziamento, Monti sembra voler aprire al privato, magari con un modello come il 'Medicare' americano. Forse è già in campagna elettorale?".