Gli estratti del vino rosso e del thè verde possono interrompere alcuni meccanismi che fanno progredire l'alzheimer, la malattia della memoria. Questo primo studio pubblicato sul Journal of Biological Chemistry ha portato alla correzione di quel processo che fa morire le cellule cerebrali e che quindi porta alla progressiva perdita della memoria e a tutte le conseguenze negative legate all'alzheimer.

Lo studio è stato condotto e reso pubblico dalla University of Leeds, istituto britannico. I ricercatori inglesi hanno isolato il processo che vede implicati gli accumuli negativi di proteine che vanno a formarsi nelle cellule cerebrali andando a distruggerle lentamente: questa distruzione è la causa iniziale dell'alzheimer.

Questo procedimento può essere rallentato e portato al blocco grazie, appunto, agli estratti di vino rosso e di thè verde, purificando l'EGCG del thè e le singole molecole del vino.

I ricercatori di Leeds hanno analizzato in laboratorio il comportamento delle singole molecole di vino e di thè utilizzandole su cellule cerebrali umane. La reazione è stata sbalorditiva visto che l'effetto dannoso degli accumuli proteici sparisce e le cellule del cervello non vengono distrutte e continuano a vivere. Questo primo passo può essere molto positivo, anche se per interrompere il processo sono necessari ancora altri studi ed altri accorgimenti.

Lo sviluppo della malattia è in continua crescita, in particolar modo negli Stati Uniti dove i casi in via di sviluppo aumentano vertiginosamente ogni anno.

Anche in Italia le richieste di aiuto sono molte e il fenomeno non va trascurato. Con questi studi e queste scoperte, però, la speranza è quella di poter andare incontro in maniera concreta alle persone affette dalla malattia della memoria.