Il caso della carne di cavallo negli alimenti ha generato un ampio dibattito in tutta Europa, suscitando paura nei consumatori del continente. La situazione in Italia non fa eccezioni: Coldiretti, denunciando i troppi scandali alimentari degli ultimi anni, fa sapere che, in seguito ai casi eclatanti che si sono verificati nel nostro paese (ultimo su tutti quello del ragù Star) sono crollati di oltre il 30% li acquisti in Italia di primi piatti pronti, surgelati e ragù.

L'emergenza, scaturita inizialmente dal monitoraggio effettuato dal portale eFoodAlert.net, ha portato finora al ritiro di circa 200 diversi tipi di confezioni di prodotti alimentari in 24 diversi Paesi.

Oggi sei italiani su dieci hanno paura a tavola, secondo un sondaggio della Coldiretti, con le indagini che "hanno scoperto l'esistenza di un giro vorticoso di partite di carne che si spostano da un capo all'altro dell'Europa attraverso intermediazioni poco trasparenti che favoriscono il verificarsi di frodi ed inganni, a danno delle imprese e dei consumatori".

L'ultimo caso, forse il più clamoroso nel nostro paese, riguarda il ragù Star, il primo sugo pronto prodotto a livello industriale in Italia oltre 50 anni fa (nel 1962), un prodotto che vale da solo il 36% del segmento di mercato sughi a base carne, circa 70,8 milioni di euro, e che - si stima - fino ad oggi era ospite fisso delle tavole di ben 3,3 milioni di famiglie italiane.

La situazione, sostiene la Coldiretti, "non può essere affrontata semplicemente con un aumento momentaneo dei controlli, perché è ormai chiaro che si tratta di una truffa non occasionale, ma sistematica che ha coinvolto piccole aziende ma anche i grandi marchi dell'agroalimentare mondiale, dalla Buitoni a Star fino alla Findus.

Per evitare il ripetersi in futuro di altre emergenze e dipanare ogni dubbio sulle effettive caratteristiche del cibo che si porta a tavola occorrono interventi strutturali come l'obbligo di indicare la provenienza degli alimenti in etichetta per farla conoscere ai consumatori e scoraggiare il proliferare di passaggi che favoriscono le truffe".