Arriva dall'America la notizia che anche la parte più incomprensibile della struttura del virus dell'Aids, è stata individuata. Si apre la porta allo studio di nuovi farmaci ancora più efficaci per sconfiggere la malattia. Lo studio dei ricercatori di tutto il mondo si era focalizzato sulla capside del virus Hiv, formata da una struttura proteica che contiene e protegge l'acido nucleico.

A portare a termine lo studio è stata l'equipe di ricerca dell'University of Illinois. La ricerca, che è già stata pubblicata sulla rivista Nature, si è avvalsa di un modello virtuale con simulazione grafica al computer.

Grazie ai risultati della stessa, sarà possibile comprendere meglio il meccanismo di contagio e studiare nuovi farmaci più efficaci.

Durante lo studio sono state utilizzate le tecnologie più avveniristiche, come la criomicroscopia elettronica, la spettroscopia a risonanza magnetica e la cristallografia a raggi X. E' stato visto così anche l'invisibile. A commentare la scoperta è uno dei ricercatori: "Il capside deve proteggere il materiale genetico del virus, ma è fondamentale nel rilasciare il materiale genetico nelle cellule contagiate. Questo passaggio deve accadere con tempismo previso, né troppo veloce né troppo lento. Capire cosa avviene in questo momento" prosegue il ricercatore "può gettare una luce sull'interno sistema di virulenza".

Grazie alla nuova frontiera delle tecnologie all'avanguardia è stato possibile svelare la natura di questa struttura complessa, fatta di pentagoni ed esagoni. Si tratta, come spiegano i ricercatori e riporta Lastampa.it, di un guscio a struttura atomica, formato da 64 milioni di atomi, 1300 proteine identiche che formano 216 esagoni alternati da 12 pentagoni.

Ora che i ricercatori sono riusciti a 'contare' il numero esatto di questo reticolo formato da esagoni e pentagoni, sono a conoscenza dell'intera struttura del nucleo del virus e riusciranno probabilmente a mettere a punto nuovi farmaci in grado di interferire con il meccanismo del contagio.