In occasione dell'Euromelanoma Day, i dermatologi avvertono dei possibili rischi dovuti da una inadeguata esposizione al sole. I rischi, come viene dimostrato da un sondaggio, derivano da un'insufficiente protezione ai raggi solari.
Stiamo parlando del melanoma, il più potente tumore che colpisce la pelle. I dati ci parlano di quasi 200mila persone colpite in tutto il mondo e almeno 7mila casi in Italia. Il tasso di incidenza di questa terribile malattia sono saliti del 30% solo negli ultimi anni. Alla base dell'insorgenza del problema sembra ci sia la poca attenzione che le persone prestano alla protezione della pelle durante l'esposizione al sole.
La maggior parte delle persone non prestano molta attenzione alla protezione della cute, dei nei in particolare, che hanno una stretta correlazione con l'insorgenza del melanoma. Il direttore della Clinica Dermatologica dell'Università de l'Aquila, Ketty Peris, pone l'attenzione su un maggior controllo: "La prevenzione e la diagnosi precoci sono fondamentali e i numeri lo dimostrano".
E' dimostrato, infatti, che la malattia diagnosticata in fase iniziale guarisce nel 95% dei casi, spesso portando alla sola asportazione chirurgica della parte lesa. In vista della prossima estate, quindi, possiamo iniziare ad avere maggior cura della nostra pelle, proteggendola con adeguate schermature solari.
Per trovare il modo di non ammalarci di melanoma possiamo iniziare ad escludere i fattori che lo provocano, ossia una prolungata esposizione al sole e le scottature che, con il tempo, arrivano a danneggiare il nostro Dna e inducono il tumore. Si quindi ai raggi solari, che come dimostrano sono amici della nostre pelle (favoriscono la produzione di vitamina D con benefici effetti sulle ossa, cuore e sistema immunitario), ma con le dovute precauzioni.