Come ogni anno, la primavera ha dato vita alle sue fioriture e con esse sono arrivati anche i fastidiosissimi pollini per moltissime persone allergiche. Occhi rossi lacrimanti, starnuti, tosse sono i sintomi più comuni, senza considerare poi quelli più gravi come la mancanza di respiro e l'asma.

Chi ne soffre avrà naturalmente già provato di tutto, dai classici rimedi "della nonna" come mantenere l'aria pulita in casa o in altri ambienti, il viaggiare con finestrini costantemente chiusi, l'evitare passeggiate nei campi fioriti etc. così come avrà sicuramente già fatto ricorso ad antistaminici, decongestionanti e altri farmaci.

Tuttavia, spesso si tratta di rimedi temporanei, palliativi che permettono di affrontare ogni singola stagione al momento giusto, sperando che tutto passi presto… ma i tempi delle stagioni non si possono cambiare e la primavera dura sempre e comunque tre mesi durante i quali con maggiore o minore intensità le fioriture di stagione rilasciano pollini e quant'altro!

Cosa fare allora? Esiste una soluzione duratura nel tempo? Ad oggi, sono i vaccini a guadagnarsi la maggiore stima da parte degli esperti che hanno dimostrato la loro efficacia nella risoluzione delle allergie per una percentuale pari all'80% dei casi, considerando una terapia costante. Si, perché non basta, nel caso del vaccino, farlo una volta sola nella vita per sperare che funzioni: ci vogliono, infatti, circa due anni per iniziare a percepire i benefici derivanti dall'azione del vaccino contro le allergie che, è provato, si ridurranno in modo significativo se la terapia è seguita in maniera costante.

I vaccini sono indicati per quanti soffrono di occhi rossi e lacrimanti, asma, raffreddore, allergia da polline e peli di animali. In particolare, per chi soffre delle tradizionali allergie primaverili (come quella da polline) è indicata la somministrazione del vaccino uno o due mesi prima della stagione incriminata, ripetendone la somministrazione nei successivi mesi autunnali o invernali per prevenire la comparsa dei sintomi nella stagione successiva.

A differenza dei tradizionali farmaci, antistaminici e decongestionanti, l'azione del vaccino mira a migliorare la reazione del corpo alle allergie, combattendole in misura drastica, duratura e in anticipo. È provato, inoltre, che i farmaci (che solitamente hanno un'azione immediata) rendono il corpo meno capace di reagire in modo autonomo.