Cento casi di morbillo nella sola città di Bologna: è epidemia ed a lanciare l'allarme è Il Resto del Carlino che rivela che ad essere colpite sono state soprattutto persone adulte tra i 25 e i 44 anni.

Il diffondersi della malattia ha riaperto un dibattito che ha generato da sempre molte polemiche, quello delle vaccinazioni contro le malattie infettive.

Il morbillo, una delle malattie infettive più pericolose, appartiene a quelle a trasmissione respiratoria ed è una delle più contagiose. Di solito ad essere colpiti sono i bambini tra 1 a 3 anni colpendo in modo particolare le vie respiratorie e manifestandosi nella sua fase più acuta con un esantema caratteristico che dura diversi giorni.

Emergenza morbillo

Anche se le malattie infettive sono da sempre considerate le malattie che i bambini in età prescolare devono affrontare, il morbillo nonostante vi sia un vaccino che ne prevenga il contagio resta a livello mondiale una delle cause di morte principali dei bambini al di sotto dei 6 anni, la malattia colpisce e miete vittime anche tra gli adulti non vaccinati. Il morbillo viene considerata una malattia pericolosa non solo per l'alto indice di mortalità ma anche per il rischio di contrarre encefaliti. Nel 2013 in Europa si sono registrati 10mila casi, per il 2014 se ne prevedono molti di più.

L'unica forma di difesa che si può usare contro il morbillo è il vaccino contenuto in un complesso vaccinale che previene morbillo, parotite e rosolia (Mpr) somministrato di solito in due dosi a 1 e 5 anni di età.

Il vaccino non è obbligatorio ma le strutture sanitarie lo consigliano fortemente. Al momento è la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità a incoraggiare e richiedere la vaccinazione dei bambini, ma anche dei bambini che non hanno mai contratto la malattia e non sono stati vaccinati in precedenza.