La prima novità importante di questa ricerca è proprio che pur essendo, a livello europeo, verrà coordinata dall'Università Cattolica di Roma, poi che gli studi verranno compiuti non più su pazienti anziani già malati, ma su un gruppo di persone che, pur entrando in un'età rischiosa, sono in buona salute, proprio per individuare delle regole di prevenzione anti-invecchiamento.

Fra i pilastri della medicina anti-aging c'è l'occuparsi del proprio corpo fin da giovani, evitando abusi ed eccessi, anche in ciò che ai nostri occhi può apparire positivo, vedi diete, attività fisica oltre le nostre possibilità.

Proprio per l'attività fisica viene fornita la regola dei 10.000 passi al giorno, mezz'ora di tapis roulant, per prevenire malattie cardiocircolatorie e osteoporosi nella donna. Un altro grosso nemico di un buon invecchiamento è lo stress in grandi dosi, che indebolisce il nostro sistema immunitario. Occorre poi controllare, con l'avanzare degli anni, l'apporto calorico giornaliero. Diventando la vita più sedentaria, minore è la necessità di introdurre cibo per far funzionare il nostro corpo, rischiamo nell'eccesso di avere risposte, da esso negative, come la produzione di sostanze insulino-simili che accelerano l'invecchiamento, nel caso migliore. Oltre alla quantità si deve fare attenzione anche alla qualità del cibo che mangiamo, frutta e verdura vanno aumentate per il loro ricco valore in antiossidanti, come i legumi e il pesce.

Occorre mangiare poco di tutto e spesso.

Molto importante è anche il tempo dedicato al sonno, durante il quale il nostro corpo si rigenera, sono consigliate le canoniche 7/8 ore di sonno, ma alcuni organismi ne richiedono un numero inferiore.

Chiaramente se il nostro corpo ha bisogno di essere mantenuto attivo, altrettanto vale per il nostro cervello, cerchiamo di stimolarlo uscendo dagli schemi abituali, ad esempio compiamo qualche azione con il braccio che solitamente usiamo meno, non percorriamo sempre lo stesso tragitto per le nostre commissioni, questo implicherà un impegno nel secondo caso della memoria e nel primo di quell'area del cervello che viene meno utilizzata.

Già all'inizio abbiamo menzionato come gli eccesi e gli abusi fin da giovani minino il nostro corpo, da anziani dobbiamo proprio eliminare fumo e alcool, per aumentare le nostre prospettive di vita.

Gli ultimi consigli riguardano più la sfera relazionale ed emotiva: essere socievoli e cercare la compagnia altrui, essere ottimisti e mantenere degli interessi. Un'ultima chicca anche una sessualità attiva e soddisfacente allunga la vita.