Tra le sorprese dentro l'uovo di Pasqua gli italiani, oltre ai soliti rincari, troveranno una nuova forma virale che metterà a letto milioni di persone, sopratutto i più piccoli. L'allarme è stato lanciato dal virologo dell'Università di Milano Fabrizio Pregliasco che ha dichiarato che si tratta di una variante del virus H2N3.

Salute: arriva la 'svizzera', boom di italiani a letto con febbre alta e tosse 

Il virus partito dagli Stati Uniti D'America, ha già provocato molti contagi nell'Europa settentrionale ed in Svizzera, mentre in Italia è atteso con la recrudescenza delle temperature dove terrà banco fino a metà Aprile, rovinando in parte il ponte della Santa Pasqua.

Nonostante l'alta contagiosità, il virologo assicura che non ci sono reali pericoli per i pazienti, sebbene si debbano seguire delle norme comportamentali per evitare la diffusione e seri danni nelle persone a rischio. In prossimità delle festività pasquali, si prevede oltre al colpo di coda dell'inverno, l'influenza 'svizzera', non si tratta di una cioccolata o una ragazza ma una serie di sintomi assai fastidiosi che hanno già caratterizzato il passato virus influenzale.

Ma come bisogna comportarci? In particolare, la Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale raccomanda ai genitori di mettere i propri figli in condizione di affrontare nel miglior modo possibile i disagi legati agli episodi febbrili, tosse e raffreddore, ponendo particolare attenzione alla loro alimentazione che deve essere ricca di frutta e verdura fresca, fonti naturali di vitamine C ed E e sali minerali, quali selenio, zinco e rame in grado di aumentare le difese immunitarie.

Inoltre ribadiscono l'importanza della prima colazione, il pasto principale della giornata che deve prevedere spremute d'arancia, fette biscottate e marmellata meglio casalinga. Questi suggerimenti restano validi sia in caso di prevenzione che contagio in quanto l'organismo debilitato dal virus necessita di vitamine B, C ed E e sali minerali. Inoltre il presidente della Sipps Giuseppe Di Mauro, consiglia ai genitori di non mandare subito i figli a scuola in quanto il decorso di una settimana deve essere rispettato per evitare noiose ricadute ed altri giorni d'assenza a scuola. Infine, 'la svizzera' deve essere affrontata dai più grandi con le solite misure di prudenza e prevenzione conosciute finora.

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