Un team di medici dell'Università di Stellenbosch in Sudafrica ha eseguito con successo il primo trapianto di pene in assoluto a livello mondiale. Il paziente operato è un ragazzo 21enne la cui identità non è stata rivelata, cui tre anni prima è stato amputato il sesso per una circoncisione riuscita male che riportò serie complicazioni. Il suo non è l'unico caso che registra interventi dall'esito negativo: in Sudafrica capita spesso a molti giovani e i medici parlano addirittura di 250 uomini all'anno che perdono il pene a causa di circoncisioni eseguite in maniera pessima.

Ecco perché l'equipe di medici ha voluto tentare di porre rimedio a questo problema decidendo per il trapianto. Ci sono al momento altri 9 pazienti in attesa di essere sottoposti a questo tipo d'intervento.

Questo primo trapianto di pene ha coinvolto un intero team di chirurghi per ricostruire vasi sanguigni e nervi ed ha avuto l'esito sperato riportando un vero e proprio successo. L'ha dichiarato il responsabile del Reparto di chirurgia plastica dell'Università di Stellenbosch, il professor Frank Graewe che ha riferito: "È stato un grande privilegio fare parte di questo primo trapianto mondiale portato a termine con successo".

L'intervento di trapianto è stato eseguito dai chirurghi della Stellenbosch University (SU) e del Tygerberg Hospital di Città del Capo (Sudafrica) ed è quest'ultimo l'ospedale scelto per l'operazione.

Non si tratta di un intervento recente: è stato eseguito l'11 dicembre 2014, è durato nove ore e i medici hanno preferito controllare nel tempo la reazione del paziente e attendere che l'apparato urinario e riproduttivo del ragazzo tornasse regolare prima di diffondere al mondo la notizia di questo primo trapianto.

Ora i medici possono dire senza ombra di dubbio che il ragazzo ha recuperato completamente la funzionalità del pene.

I chirurghi avevano previsto il recupero nell'arco di due anni dal trapianto e assistere ad un recupero così rapido (3 mesi) li ha effettivamente sorpresi. "È un grande risultato - aggiunge il professor Graewe - abbiamo dimostrato che possiamo dare a qualcuno un organo che funziona quanto quello che aveva".

L'organo trapiantato al 21enne è stato donato dalla famiglia di un uomo deceduto che l'Università ha voluto ringraziare pubblicamente.

Questo primo intervento fa parte di uno studio pilota concepito per pianificare una procedura standard per il trapianto del pene da eseguire in un classico ospedale sudafricano. I medici stanno già pensando di estendere questo genere d'intervento a pazienti che hanno subito l'amputazione a causa del cancro o in casi gravi di disfunzioni erettili.

In passato era successo in Cina: i medici tentarono il primo trapianto nel 2006 ma il paziente che si era sottoposto all'intervento volle farsi rimuovere l'organo per una sorta di rigetto psicologico. L'uomo non sentiva il pene veramente suo e si sentiva a disagio anche con la moglie.