A Milano, il 23 giugno scorso, si è svolto presso l’Istituto San Gaetano il 1° Congresso INWA per la presentazione dell’Italian Neighbourdhood Watch Association, ovvero l’Associazione Italiana Controllo di Vicinato. Alla presenza delle autorità del mondo politico, istituzionale e delle forze di polizia si è discusso della sicurezza partecipata, strettamente legata al Controllo di Vicinato (CdV).
In Italia, l’ACdV (Associazione Controllo di Vicinato) applica già il cosiddetto ‘neighbourhood watch’ (sistema di controllo nato in America). L’INWA, sistema integrato di Sicurezza Urbana, intende ispirarsi, in particolare, all’EUNWA (European Neighbourhood Watch Association) di Vienna, associazione con cui è collegata condividendone gli scopi, i criteri operativi ed organizzativi.
Quali sono gli obiettivi di questa nuova Associazione Italiana del Controllo di Vicinato?
Gli obiettivi di INWA
L’Italian Neighbourdhood Watch Association nasce per sviluppare iniziative che favoriscano migliori condizioni di libertà e sicurezza (reali e percepite) per tutti coloro che sono presenti sul territorio nazionale, oltre agli animali di compagnia (sempre più ‘membri’ delle famiglie italiane).
Il criminologo dott. Francesco Caccetta, presidente dell’INWA, ha sottolineato durante il 1° Congresso quali sono i 3 obiettivi primari della neonata associazione:
- La coesione sociale dei cittadini italiani;
- L’eliminazione della vulnerabilità ambientale e comportamentale per ostacolare la criminalità;
- La segnalazione qualificata alle forze dell’ordine.
Il Dott.
Caccetta, esperto nell’ambito della Sicurezza Urbana, Sicurezza Partecipata e prevenzione del crimine, ha anche fornito consigli utili e pratici su come difendersi da ladri e truffatori aiutando le forze dell’ordine ad individuarli. Il progetto CdV, secondo quanto ha precisato il Dott. Francesco Caccetta, funziona se vengono rispettate le regole e la scientificità grazie ad un gruppo di cittadini che ricevono una formazione, sanno come muoversi collaborando attivamente non solo tra di loro, ma pure con le forze dell’ordine.
Il progetto INWA è accreditato, dal 2017, dal decreto Minniti: tutte le prefetture sono state chiamate a favorire il controllo del vicinato: "Applicato regolarmente, il sistema della Sicurezza Partecipata, può funzionare benissimo come deterrente anti-crimine perfetto grazie all’interazione di cittadini, amministratori e forze dell’ordine” ha aggiunto il dott.
Caccetta.
Congresso INWA: presentazione del primo sistema di allarme VoKale
Fra i tanti nomi nazionali ed internazionali, ricordiamo la presenza al Congresso di Leonardo Campanale (presidente di ANCDV), del Cav. dott. Franco Antonio Pinardi, attuale presidente dell’Associazione Controllo di Vicinato Città Metropolitana di Milano, di Karl Bruunbauer, presidente dell’EUNWA di Vienna e di Francesco Ciano, titolare di "Più Sicurezza" in quel di Torino.
Francesco Ciano è intervenuto presentando uno strumento importante, che si rivela utile anche nell’ambito del controllo di vicinato. Si tratta del primo sistema di allarme ad attivazione "Vokale", che usa la voce come arma di difesa contro aggressioni, furti, rapine, malore e situazioni di pericolo in genere.
Il sistema funziona in questo modo: la vittima pronuncia una parola o una frase per lanciare l’allarme e la richiesta d’aiuto inviata in tempo reale che raggiunge le forze dell’ordine, oppure amici e parenti. La chiamata di soccorso si attiva tramite SMS, telefonata, e-mail oppure notifica push. In sostanza, la richiesta di intervento e soccorso immediato parte subito. Chi riceve questa chiamata di soccorso può sentire in tempo reale cosa sta succedendo e può anche rispondere alla vittima.