Sta facendo discutere un servizio del programma televisivo Le Iene andato in onda di recente, in cui l'inviata Nadia Toffa si occupava del problema dei pesticidi all'interno di frutta e verdura. Nel corso del filmato venivano presi a campione alcuni generi alimentari al mercato ortofrutticolo, che dopo essere stati analizzati, registravano un eccessivo contenuto di pesticidi illegali in Italia.
I controlli sugli alimenti - Da parte del Ministero della Salute i controlli in questi ortomercati sono pressoché inesistenti o vengono effettuati una volta ogni due anni.
Un problema serio per l'organismo, considerato che i benefici di frutta e verdura li conosciamo tutti, ma in pochi avrebbero scommesso sulla nocività di questo tipo di alimenti. Una successiva intervista ad un nutrizionista, poi, ha evidenziato quanto siano più affidabili le grandi catene di supermercati (come Coop, Conad), dove i controlli alimentari sono molto rigidi. In più, un frutto cresciuto in serra ha la necessità di assimilare molti antiparassitari, mentre un prodotto che è stato nutrito all'aria aperta non ha avuto bisogno di ulteriori agenti (oltre alla luce del sole) per dare i propri frutti ed è sicuramente più affidabile per l'organismo.
Che cosa fare - I pericoli per la salute dell'uomo, insomma, possono derivare da quei prodotti che provengono dall'estero (dove le leggi permettono l'uso di sostanze illegali nel nostro Paese) e da quelli cresciuti in un periodo dell'anno che non è il loro.
Il consiglio che ogni buon consumatore dovrebbe seguire è quello di stampare (scaricandola gratuitamente da internet) una bella tabella della stagionalità dei prodotti agroalimentari e successivamente acquistare solo nella grande distribuzione anziché comprare il cibo all'ortomercato. La domanda, a questo punto, sorge spontanea: cosa dobbiamo mangiare per diminuire i rischi di rovinare la nostra salute?
Gli esperti consigliano innanzitutto di prediligere prodotti italiani, di stagione e soprattutto nei grandi supermercati, che devono sottostare al regolamento della Comunità Europea, che è molto restrittivo.