Anche durante il mese di aprile, continua il pericolo per l'influenza nella variante intestinale. Passata l'epidemia classica, che quest'anno ha raggiunto circa i 6 milioni di contagiati tra dicembre e fine marzo, ora il rischio è per quei ceppi affini o para influenzali che seppur meno forti e di breve durata possono causare fastidi seri. Tra l'altro, la stagione primaverile è quella che in cui crescono le allergie di stagione, da non confondere, appunto, con l'influenza o i virus para influenzali molto comuni in primavera. Aprile, si conferma un altro mese in cui la possibilità di ammalarsi è alto, considerando anche l'ondata di maltempo che ha colpito l'Italia in questo periodo, infatti, l'abbassamento delle temperature può far aumentare il rischio di ammalarsi maggiormente anche se la stagione primaverile è nel suo clou.

Influenza 2015 e virus intestinale ad aprile, sintomi e durata

Il cambio stagionale è sempre un momento delicato per l'organismo che proprio durante questi periodi è più facilmente vulnerabile a virus stagionali di varia natura. Se quelli di tipo respiratorio causano febbre bassa, mal di gola, raffreddore e tosse, per il virus intestinale i sintomi sono riferibili a vomito, diarrea, malessere e febbre più o meno alta. La durata è variabile, ma solitamente si riesce a sconfiggere il virus in 2 o 3 giorni stando a riposo e assumendo medicinali come paracetamolo per abbassare la febbre o con una dieta leggera. Vale sempre il consiglio di non affidarsi alle cure fai da te ed evitare medicine senza l'ausilio del medico.

Fabrizio Pregliasco, ha spiegato all'Adnkronos che il maltempo di questi giorni sta favorendo il diffondersi di un'ondata di influenza o di virus affini. Durante la prima settimana di aprile si sono registrati circa 140mila casi in tutta Italia. Il dato confortante, comunque, è che i contagi sono in calo, considerando che i più colpiti sono solo i bambini fino ai 4 anni di età.

Proprio il noto virologo, ha spiegato che aprile sarà un mese clou per il diffondersi di virus che hanno natura gastrointestinale o respiratoria, per fortuna senza troppi problemi e con una guarigione attestata in massimo 3 giorni.